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Gestione dei buoni spesa, FDI critica il sindaco Guida

Arienzo. Fratelli d’Italia attacca la gestione dei buoni spesa ad Arienzo, una nota condivisa anche dai vertici provinciali.

Le procedure relative all’assegnazione dei buoni spesa da parte dell’Amministrazione comunale che il nostro caro Davide ha deciso di affidare ad una Commissione dove sono assenti tutte le forze di opposizione.

I fortunati beneficiari  hanno ottenuto il contributo stabilito dal Governo per l’emergenza Coronavirus con un’elargizione poco parsimoniosa nel nostro piccolo comune. Nonostante la graduatoria degli assegnatari sia stata pubblicata in forma anonima, la scelta dell’autodichiarazione in sostituzionedell’Isee, che poteva essere anche nella redazione di quello temporaneo, non è sembrata giusta.

 

È stata quindi approssimativa la gestione dei detti contributi. Nella nostra piccola realtà l’amministrazione ha nella sua indole la perfetta conoscenza di ogni singolo cittadino, della situazione economica e familiare in cui versa, specie in un comune come il nostro, dove ognuno è consapevole della sorte altrui.

 

Allora, quando l’aiuto economico non va contro i principi a cui è ispirato ed non solo non aiuta i più poveri ma  devia verso chi ne potrebbe fare volentieri a meno, a discapito dei meno abbienti, il Sindaco non può voltarsi dall’altra parte, intingendo le mani nell’acqua alla stregua di colui che condannò il Sommo. Dovrebbe quantomeno porsi qualche dubbio  e dibattere con la propria coscienza quando l’importo massimo del contributo defluisce nelle tasche di chi lavora (seppur in nero) e possiede proprietà. E’ dovere del Primo Cittadino verificare e controllare anche se ha nominato la suddetta commissione.

Avremmo preferito che il Sindaco avesse preso posizione sulla questione “povertà”.

E’ venuto meno ad un altro importante appuntamento: tutti i Sindaci della Valle, in questo momento così difficile, hanno voluto dedicare un gesto d’amore ai nostri defunti con la deposizione di corone commemorative presso il Cimitero Comunale. Per la sua bramosia di apparire al balcone…ha negato ad una madre, ad un padre, un pensiero anche simbolico di deporre un fiore sulla tomba dei propri cari in un giorno di festa. La laicità delle Istituzioni la concepiamo e la rispettiamo ma Lei, ancora una volta ci ha deluso.