San Felice a Cancello/Santa Maria a Vico. Lo scrittore Roberto Saviano nella giornata di ieri ha incontrato in diretta Instagram gli studenti del liceo classico Giannone di Caserta.
Tema della lezione “Tra paura e solitudine”. Gli studenti hanno interloquito con lui e gli hanno fatto delle domande.
Quando al suo cospetto è giunta una studentessa di Santa Maria a Vico, Saviano ha detto di conoscere bene quei luoghi e ha tirato in ballo una trattoria da lui frequentata, confondendo Santa Maria a Vico con San Felice. Ne parla anche nel suo primo libro, quello più famoso, Gomorra.
Lo scrittore racconta di una trattoria abusiva che si trovava sul colle di San Michele, una bettola gestita da un ex dipendente comunale, li spesso c’erano zuffe ed è andata in scena anche qualche sparatoria. Gli era capitato di frequentarla quando si recava in determinate zone della Provincia per acquisire ulteriori conoscenze.
Fu poi chiusa dalle forze dell’ordine in seguito a fatti delittuosi, oltre che dai sanfeliciani era frequentata anche da acerrani e da gente della Rocca, cioè di Roccarainola.
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