San Felice a Cancello. Anche Raffaella D’Antonio, già autrice di una petizione sull’ospedale proprio di recente, mette in guardia i concittadini sulla distribuzione dei fondi del Governo destinati ad interventi di solidarietà .
Cari amici
Come già informazione fornita da qualsiasi forma di divulgazione mediatica in merito al DPCM del 28/03/2020 è stato stabilito che tutti i comuni facenti parte del territorio italiano,senza esclusioni di alcun genere, avranno a disposizione fondi da destinare a famiglie di reddito deboli in forma di buoni alimentari e pertanto volevo porre questi quesiti:
1)se a garanzia della collettività e a disposizione per accertamenti destinati all’autorità competenti preposte,l’effettiva veridicità e congruenza a ciò dichiarato per l’effettiva necessità dei buoni alimentari,in base ai beni mobili ed immobili, giacenze medie dei conti correnti,depositi con BOT,obbligazioni ecc…anche se intestati a tutti i componenti dello stesso stato di famiglia.
2)controllo dell’effettiva disoccupazione o di almeno un reddito e l’ammontare.
3) fornire quante più informazioni utili ai cittadini per far fronte all’emergenza e riuscendo a distribuire in modus equo e celere i fondi destinati.
4) censimento verbalizzato dall’autorità comunale competente (preservando la privacy) in dotazione, da fornire tempo debito alle autorità di controllo, per la ripartizione trasparente dei buoni erogati per ogni nucleo familiare.
In sintesi è per chiedere garanzie fondamentali per tutta la cittadinanza al fine di avere risultati di: equità,trasparenza e risoluzione positiva seppure parziale per tutti.