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Abusi su bambina, Don Michele scarcerato dopo 4 mesi

 

 

Trentola Ducenta. Grande clamore ha suscitato in questi giorni la scarcerazione di don Michele Barone, ma c’è un’altra liberazione non meno sorprendente avvenuta quasi in contemporanea. Ad inizio settimana è stato infatti scarcerato don Michele Mottola, il parroco di Qualiano, arrestato per abusi ai danni di una bimba di undici anni.

 

La sua vicenda ebbe eco nazionale anche perchè poco prima dell’arrestato venne avvicinato dal programma “Le Iene”, che svelò la storia di abusi rimasta fino a quel momento confinata ad Aversa, tra la sede della Diocesi e la sede della Procura di Napoli Nord. Mottola aveva ricevuto già due “no” alla richiesta di scarcerazione, ma nei giorni scorsi il gip Santoro ha accolto l’istanza dell’avvocato D’Alterio e disposto gli arresti domiciliai.

 

Era recluso nel carcere di Secondigliano, ora è ristretto ai domiciliari fuori regione dove sta seguendo un percorso di riabilitazione. Nel corso dell’interrogatorio successivo all’arresto si era avvalso della facoltà di non rispondere pur confermando le accuse a suo carico in una breve dichiarazione spontanee.

 

“Sono pentito di quello che ho fatto, chiedo scusa alla famiglia della ragazzina” disse dopo aver deciso di non rispondere alle domande del gip. Don Michele era già stato sospeso dal servizio su decisione del vescovo della Diocesi di Aversa nello scorso mese di maggio, quando era venuta alla luce la vicenda. E’ stata la stessa vittima degli abusi di don Mottola a incastrarlo dopo aver registrato con il telefonino le conversazioni private avute con il sacerdote nella canonica della parrocchia, dove sarebbero avvenute le molestie.