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Coronavirus, 30 tamponi nel Casertano: test su bimbo, medici e infermieri. Le comunità toccate

 

MARCIANISE/CAPUA/SANTA MARIA CAPUA VETERE/CASERTA. I casi accertati in provincia sono 27, quindici le comunità colpite da contagi. Accanto ai numeri snocciolati da sindaci, protezione civile e regione, c’è il lavoro massacrante degli operatori sanitari.

 

Sono giorni complicati per tutti, per loro infernali: c’è una mole di lavoro imponente, le difficoltà dovute ai contagi e alle procedure da seguire, e lo spettro di rientrare a loro volta nei casi positivi e venire estromessi così, almeno per qualche giorno, dalla battaglia contro il virus. In queste ore diversi test sono stati effettuati o disposti su medici, infermieri e autisti del 118.

 

Gli operatori del servizio sanitario rappresentano una quota importante dei circa trenta test avviati in queste ore sul territorio della provincia di Caserta. Camici bianchi e infermieri saranno testati per i loro contatti con pazienti positivi, gli altri cittadini oltre per i contatti anche per le loro situazioni sintomatiche.

 

Effettuato un test anche su bambino di 3 anni (non si tratta del primo del genere in Terra di Lavoro). I tamponi riguardano sia comunità già toccate da casi come Santa Maria Capua Vetere, Caserta e Bellona, sia città ancora “immacolate” come Marcianise (l’unico caso è stato registrato in ospedale), Capua, Curti e Sparanise. Un monitoraggio a tappeto per garantire la sicurezza delle comunità. Gli esiti saranno noti probabilmente in serata, ma tutto rientra nell’ormai normale attività che ogni giorno il servizio sanitario si trova ad affrontare. Una mole imponente che ormai dobbiamo considerare quotidianità.