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Covid-19: slitta il voto sul taglio dei parlamentari

Rinviato, a data da destinarsi, il referendum costituzionale sul taglio dei parlamentari previsto per il 29 marzo.

 

La decisione è stata presa dal Consiglio dei Ministri a seguito dell’emergenza Covid-19 (che impedirebbe un’adeguata campagna informativa) e l’aumento dei contagi in Italia.

 

Dopo l’annuncio della chiusura delle scuole e della cancellazione di ogni tipo di manifestazione, slitta, quindi, il referendum confermativo che prevede l’approvazione o meno della legge di revisione costituzionale dal titolo “Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari”.

 

Il testo prevede il taglio dei parlamentari da 630 a 400 per la Camera dei deputati e da 315 a 200 per il Senato della Repubblica. Per gli eletti all’estero è prevista una riduzione da 12 a 8 per i deputati e da 6 a 4 per i senatori. Mentre i Senatori a vita non potranno essere più di 5 in carica contemporaneamente.

 

La proposta ha come obiettivo quello di ridurre i costi della politica e favorire un miglior processo decisionale delle Camere.

 

La nuova data per il referendum sarà comunque fissata entro il 23 marzo. Questo rappresenterebbe il quarto referendum costituzionale confermativo della storia repubblicana dopo quelli del 2001 (sulla riforma del Titolo V della carta costituzionale), 2006 e 2016.