Skip to main content

Spaccio, 14 in cella. Guadagni da 50mila euro per i pusher

Di 11 Febbraio 2020Cronaca

Castel Volturno. Riusciva a guadagnare una media di 50 mila euro al mese il gruppo di spacciatori arrestati stamane dalla Polizia di Stato di Rieti impegnata nell’operazione “Angelo Nero”, dal soprannome attribuito dai tossicodipendenti ad uno dei principali pusher.

 

La custodia cautelare in carcere e’ stata disposta per 14 uomini, due dei quali gia’ in carcere, e due donne, mentre per gli altri sono stati disposti i domiciliari. Due nigeriani si sono sottratti all’arresto e vengono attivamente ricercati. L’indagine scaturisce da un sequestro di poche dosi di stupefacenti eseguito nel mese di ottobre del 2018: nella circostanza la Polizia aveva verificato chiamate quotidiane del tossicodipendente ad un numero di cellulare memorizzato sotto al nome di ‘Angelo Nero 2’, evidentemente per rifornirsi di ‘roba’. La complessa indagine ha consentito di ricostruire i rapporti tra gli spacciatori, residenti a Rieti, ed i loro clienti: sono state intercettate numerose utenze telefoniche e sono stati svolti servizi di osservazione, anche con videocamere, e pedinamenti con sistemi di localizzazione. – Il gruppo riusciva a piazzare sul mercato ogni mese circa 300 dosi di cocaina, oltre 1.000 dosi di eroina e 10 mila dosi di marjuana, quest’ultima destinata in buona parte a giovani, anche minorenni: oltre a rifornire i consumatori del capoluogo reatino vendeva la droga a pusher provenienti dai comuni della provincia e dal vicino Abruzzo.

 

Gli indagati facevano arrivare la droga nel capoluogo reatino tramite corrieri, gran parte dei quali viaggiavano sui pullman della linea Roma-Rieti: tra di essi anche giovani nigeriane, pagate per uno o piu’ viaggi, che nascondevano la sostanze in borse da passeggio, sacchetti della spesa o fra gli indumenti indossati. Parte della marijuana, della cocaina e dell’eroina veniva invece acquistata e prelevata direttamente nelle piazze di spaccio di Roma, Venezia e Castel Volturno.

 

Per ordinare o trasportare i quantitativi di droga venivano utilizzate parole in gergo per indicare tipologia e quantitativo della sostanza, quale livello, pantalone lungo o corto (marijuana), sigaro (hashish), bianca, latte, scarpa bianca (cocaina), carne, scarpa nera (eroina