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Stop alla ditta dei nipoti del boss e il salumiere si ritrova senza latte

Capua/Casapesenna. La ditta di distribuzione dei Capaldo viene sequestrata e le salumerie si ritrovano senza latte. E’ quanto ha raccontato ai magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia il neo pentito Francesco Zagaria, conosciuto a Capua e dintorni come “Ciccio ‘e Brezza” e noto per il suo coinvolgimento nell’inchiesta sulle interferenze del clan in appalti e elezioni all’ombra delle Torri di Federico.

 

Zagaria però era a conoscenza anche delle dinamiche di un altro affare, che riguardava però i nipoti del boss Michele Zagaria, quello relativo al monopolio del latte. Un settore nelle mani dei Capaldo secondo il collaboratore di giustizia che sul finire della scorsa estate ha reso dichiarazioni finite poi nell’ordinanza notificata pochi giorni fa proprio ai fratelli Filippo e Nicola.

 

“Primo del mio arresto del 2017 ho saputo da un mio amico salumiere che il latte e i prodotti che vendeva nel suo negozio per un periodo non erano arrivati”. Zagaria pensò a problemi per la società di distribuzione e dopo qualche settimana in effetti quegli stessi prodotti erano però tornati nella salumeria anche se distribuiti da un’altra società.

 

“Capii pertanto che era ripresa l’attività di distribuzione del latte da parte dei Capaldo. Al mio amico salumiere era stato detto che quel latte era distribuito negli interessi degli Zagaria e voleva sapere da me come comportarsi” ha spiegato Zagaria ai magistrati. “Anche mio cugino che era titolare di un bar a Casapesenna mi disse che i Capaldo stavano continuando a distribuire gli stessi prodotti”.

 

Ciccio ‘e Brezza ha ripercorso tutta la storia degli interessi dei familiari del boss nell’affare del latte: “In origine i Capaldo avevano il monopoli della distribuzione del latte in provincia di Caserta con una società che venne poi sequestrata e confiscata. Dopo la confisca hanno però ripreso a gestire l’affare.”