Skip to main content

Tragedia sull’Appia, Maurizio lascia due bimbi. Bici e famiglia, i suoi grandi amori

Valle Caudina. Lascia due figli piccoli Maurizio D’Avola, l’uomo di 48 anni, morto dopo essere stato investito da un’auto lungo la strada statale Appia, all’altezza di San Martino Valle Caudina, al km 248,750, intorno alle 10,30. L’uomo originario di Montesarchio non si e’ accorto in tempo di una Fiat Punto che arrivava a forte velocita’. L’impatto per il 48enne e’ stato fatale.

L’uomo alla guida della Punto si e’ subito fermato per prestare i primi soccorsi; ha chiesto l’intervento dei sanitari del 118, che, giunti sul posto, hanno cercato di rianimare il 48enne, ma non c’e’ stato nulla da fare. Sono intervenuti anche i carabinieri del comando provinciale di Avellino, che hanno sequestrato la Fiat Punto. L’investitore e’ ora indagato per omicidio stradale.

Una comunità sotto choc

A Gerardo e a Francesco lo avranno già detto o, forse, lo avranno capito. Ma come si fa a spiegare a due bimbi che hanno meno di dieci e sette anni che non rivedranno mai più il loro papà? Come si fa a dire a Gabriel e a Christian che papà stasera non tornerà dal lavoro? E perché Gerardo e Francesco che in due non hanno neanche trent’anni devono diventare grandi improvvisamente? Dove troverà la forza la signora Silvana d’Aloia che ha perso il marito, l’amore della sua vita, ed ha perso il padre dei suoi bambini? E la mamma di Maurizio D’Avola, la signora Lucia, come deve rassegnarsi?

Questa sera, a Montesarchio, chi ha fede in Dio pregherà per questa famiglia. Chiederà al Signore di dare a tutti la forza di andare avanti, di far trovare nel loro cuore qualcosa di Maurizio, il sorriso di un padre, l’amore di un marito, la dolcezza di un figlio.

Un manto di dolore copre il centro caudino. Maurizio D’Avola era un uomo appassionato del suo lavoro. Conosceva la fatica del ciclista e la gioia di un giro in bicicletta, era sempre attento alle esigenze dei clienti che dopo poco diventavano amici. Amici che avevano sempre qualcosa da sistemare e sapevano di poter recarsi lungo l’Appia e trovare un sorriso, un incoraggiamento, una persona che sapeva risolvere tutti i problemi.