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Botte al bar per non pagare la birra, doppia svolta per i nipoti del “Fuggiasco”

Casal di Principe/San Cipriano d’Aversa. Arriva una doppia svolta dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord per Vincenzo e Alessio De Falco, gemelli 18enni di Casal di Principe e nipoti del defunto boss Vincenzo De Falco, detto “o’ Fuggiasc”.

Il pubblico ministero infatti ha chiuso le indagini chiedendo e ottenendo il giudizio immediato per i due giovani. I gemelli De Falco salteranno quindi l’udienza preliminare e cominceranno direttamente dal processo. Per i due – difesi dall’avvocato Mirella Baldascino – però c’è anche una buona notizia: è caduta infatti l’accusa di tentata estorsione e resta solo quella di lesioni nei confronti della barista.

In sede di interrogatorio i De Falco sostennero di aver pagato la birra e che il loro gesto violento non sarebbe stato altro che la reazione a un atteggiamento della barista che avrebbe anche provato a lanciare contro i due uno straccio.

Opposta la ricostruzione della magistratura che li ritiene responsabili di aver tentato di costringere barista rumena di bar “Gran Vesuvio caffè ” di San Cipriano d’Aversa, ad evitare di richiedere il pagamento delle birre da loro consumate, conto poi saldato da cittadino tunisino per paura di ulteriori ripercussioni sulla vittima.

La donna riportò lesioni per escoriazioni e contusioni a volto e torace guaribili in 6 giorni: fu presa per i capelli e sbattuta con la testa contro il bancone, dopo averla anche minacciata di morte con frasi del tipo “ti sparo, ti ammazzo”.