San Felice a Cancello. Stamattina il presidente del consiglio comunale Corrado Colella ha convocato la riunione dei capigruppo che si terrà lunedì. Si tratta di un prologo di quello che sarà il consiglio comunale successivo.
Le voci di corridoio vedono sempre Giovanni Ferrara verso il capolinea, è solo una questione di date.
Se il consiglio comunale si terrà effettivamente, così come voluto dal sindaco, il giorno 28, a salire agli altari della cronaca sarà il consigliere Enzo pasticciere Sgambato.
E’ lui oramai il bersaglio sul quale Ferrara e company sperano di recuperare quel voto che gli permetterebbe di usufruire della giusta coperta e respingere la sfiducia.
Ferrara, anche se riuscisse a mettere fuori Sgambato, non è padrone del suo destino perchè il pasticciere liquidando il debito interamente resterebbe consigliere comunale, su questo non ci sono dubbi.
Una parte importante la reciteranno i due consiglieri comunali dei 5 stelle, Luciano Bernardo e Tina De Lucia, mentre è da considerare a parte il consigliere Roberto Nuzzo, che sembra essere sulla linea degli scissionisti.
Quindi ci mancano di conoscere soltanto le modalità.
Per ironia della sorte Ferrara avrebbe qualche chance in più ad affrontare gli avversari in un unico consiglio comunale, con al primo punto all’ordine del giorno la sfiducia, per la serie: faccia a faccia.
In questo modo risparmierebbe al consigliere pasticciere l’onta di passare sotto le forche caudine dell’incompatibilità, visto che non è solo che ha avuto questo problema.
In caso contrario già durante il consiglio comunale del 28 sarà convocata la seduta con la sfiducia e quindi si andrà subito dopo l’Immacolata, con uno Sgambato nuovamente consigliere ma alleggerito di diverse migliaia di euro, ancora più incazzato, si decreterà la fine di questa breve esperienza dell’era Ferrara (ricordiamo che Sgambato ha già avviato l’estinzione del debito con un pagamento dilazionato).
Il primo cittadino deve pensare bene come giocarsi le carte residue, le alternative sono poche, deve convincere i 5 stelle ad astenersi sulla mozione di sfiducia e sperare che i suoi sette non tradiscano. E’ l’unica speranza a cui aggrapparsi: 5 stelle non proponenti la sfiducia e astenuti. Chiaramente Bernardo e la De Lucia se proporranno la sfiducia non si tireranno indietro in Consiglio comunale. Per questo Ferrara deve temporeggiare e non aggrapparsi all’affair ‘Sgambato’.
Sembra quasi un paradosso, proprio il pasticciere era stato uno dei grandi artefici della sua candidatura a sindaco, un sostenitore della prima ora, oggi invece i due sono ai ferri corti…
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