Maddaloni. Disposti i domiciliari per Giuseppe Martino, fratello dell’ex boss, diventato poi collaboratore di giustizia, Nicola Martino, alias ‘a Pischescia.
Giuseppe Martino ha lasciato oggi il carcere di Torino per rientrare nel casertano.
Era stato condannato la scorsa estate a 9 anni e sei mesi nell’ambito del processo sulla mala maddalonese con diramazioni nella valle di Suessola.
L’articolazione del clan, smantellata nel corso dell’operazione del 2014 della Squadra Mobile di Caserta , era attiva a Maddaloni, Cervino, Valle di Maddaloni e Santa Maria a Vico e, originariamente, faceva capo ad Angelo Amoroso, ucciso in un agguato il 24 maggio del 2006, per poi passare sotto la guida di Antonio Farina e Nicola Martino, sino al giorno del loro arresto, avvenuto nel 2009. In particolare, le investigazioni hanno riguardato gli assetti del cartello camorristico dal 2006 al 2014, svelandone le attività criminali poste in essere sul territorio. Relativamente al delitto delle estorsioni, un determinante contributo veniva fornito dal sequestro di alcuni appunti riportanti nominativi e cifre chiaramente riferibili ai ratei richiesti dall’organizzazione a imprenditori e commercianti della zona; appunti sequestrati dalla Squadra Mobile a gennaio del 2011.