Casal di Principe/Trentola Ducenta. Ivanhoe Schiavone è finito nei guai per quella la titolarità di quella sala scommesse sita a Trentola Ducenta, ma secondo il pentito chiave dell’ultima inchiesta sui Casalesi le “bollette” non erano l’unica cosa che circolava all’interno di quell’attività.
Salvatore Orabona ha rivelato infatti che il centro scommesse a Trentola era gestito da Oreste Diana ma lo spaccio avveniva per conto di Ivanhoe Schaivone. Lo stesso Orabona ha riferito di aver schiaffeggiato, proprio per questioni legate alla vendita di stupefacenti, un certo Apollo: “Gli ho dato due schiaffi perchè doveva spacciare per conto nostro”. Dopo quell’episodio lo stesso Orabona venne convocato nella sala scommesse.
“Mi sono recato sul posto insieme a Giuseppe Cantone e all’ingresso ho visto Oreste insieme a Ivanhoe. Appena ci siamo avvicinati, Ivanhoe Schiavone mi ha riferito testualmente che era cosa sua”. Un chiaro ammonimento a Orabona a non varcare determinati limiti soprattutto per quanto riguarda quel business.
Orabona ha poi spiegato ai magistrati della Dda come anche altri affiliati gli avevano spiegato che in quel centro scommesse Ivanhoe dirigeva una piazza di spaccio che cedeva di marijuana, hashish e cocaina. L’unico figlio attualmente non detenuto del boss Sandokan è indagato per l’intestazione fittizia del centro scommesse ma è a piede libero in quanto il gip non ha disposto l’arresto.
