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Champagne gratis ai festini del clan, barista costretto a pagare per tutti

Aversa/Trentola Ducenta. Champagne, rustici e dolci. Tutto rigorosamente gratis. E’ solo una parte della “tassa” che un noto bar di Aversa era costretto a versare agli uomini del gruppo di Salvatore Orabona, ora collaboratore di giustizia, un tempo referente della cosca Schiavone per Trentola Ducenta e dintorni.

Le sue parole hanno squarciato il velo sulla nuova organizzazione dei Casalesi contribuendo a delineare lo scenario che ha poi portato ai 17 arresti della settimana scorsa, ma ha anche svelato molti dettagli su quella che è stata la vita del clan. Tra il 2008 e il 2009 quando lui e il suo gruppo erano considerate “nuove leve” i festini a base di alcool e non solo erano consuetudine. A pagare per il loro divertimento però non erano i protagonisti, in tutto una decina, compreso anche un ragazzo minorenne, ma il titolare di una pasticceria di Aversa.

Il commerciante che già in una circostanza aveva versato al gruppo 3mila euro a titolo di estorsione fu anche costretto ad offrire. Grazie a quella che il gip definisce “forza intimidatrice del clan”, Orabona e i suoi, tra i quali anche De Biase e Falcone, riuscivano a farsi consegnare dolci e bottiglie di champagne gratis per almeno 100 euro a settimana