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Velardi come Dante: ecco il cerchio dei traditori. L’ex sindaco manda all’inferno i 5 dissidenti

Marcianise. Nono cerchio, i traditori. Questa era la collocazione che Dante Alighieri riservò ai traditori. Antonello Velardi non ha voluto essere da meno del Sommo Poeta e, a sei giorni dalla fine della consiliatura, ha riservato un trattamento non certo di riguardo a coloro che lui stesso definisce “traditori”.

Secoli dopo l’Inferno immaginato dal padre della “Divina Commedia” si è spostato sulla pagina social dell’ex primo cittadino che tiene a mettere al pubblico ludibrio (con tanto di foto) i cinque consiglieri che hanno presentato la mozione di sfiducia risulta poi fatale per la fine della sua amministrazione. Ecco il lungo post del sindaco destinato a far discutere. Anche senza scomodare il paragone col Sommo Poeta.

Il post di Velardi

“C’è un po’ di confusione e qualcuno tende anche ad alimentarla. Chi mi ha mandato a casa? Chi ha fatto arrivare il commissario prefettizio a Marcianise? Vi rispondo subito: mi hanno mandato a casa i consiglieri comunali che hanno firmato la mozione di sfiducia. Ripeto: i consiglieri comunali, non altri. I consiglieri comunali che voi avete votato.

Di questi consiglieri, cinque – ripeto: cinque – sono stati eletti con la mia coalizione. Cioè gente che quando si è candidata è venuta da voi, nelle vostre case, e vi ha chiesto il voto spiegando che era candidata con Velardi. Voi questi cinque li avete votati sapendo che avreste votato Velardi sindaco. Poi Velardi, cioè io, ha cominciato a fare qualcosa di buono per la città e a questi cinque non è andato bene. Sono insoddisfatti, volevano altro.

I cinque sono Tommaso Acconcia, Luciano Buonanno, Telia Frattolillo, Enzo Galantuomo e Gennaro Laurenza. Vi ho scritto i loro nomi, in ordine alfabetico. Qui sotto pubblico le loro foto in modo che li individuate bene. Alcuni di questi cinque molti di voi già li conoscono e quindi non ho proprio nulla da aggiungere: a buon intenditore poche parole.

Diciamo che sono cinque consiglieri che sono partiti in un modo e sono arrivati in un altro. Hanno tradito il mandato ricevuto da voi elettori. Tecnicamente chi ha tradito il mandato è un traditore. Ecco, li possiamo definire traditori. I cinque traditori. Aggiungo che essere mandato a casa da traditori è per me motivo di orgoglio. Penso che lo sarebbe stato anche per voi che leggete.”