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Quanto è importante essere positivi? La risposta degli esperti ci aiuta a migliorare la nostra vita!

Nazionale. Facciamo parte della generazione che chiede, come canta Jovanotti, “Dottore, che sintomi ha la felicità”? Quindi, essere positivi è molto importante. Ma quanto? Gli esperti psicologi Elpidio Cecere, Vincenzo Cerbone e Luca Mingione insieme al dottore pediatra Stefano Piccolo, ci aiuteranno a capirne l’importanza con il seguente bellissimo trattato da leggere con attenzione fino alla fine.

 

 

 

<<Il pensiero è una componente molto importante poiché ci permette di rappresentare la “realtà” ed il nostro modo di pensare è legato a ciò che noi crediamo di essere. Visto lo stretto legame, tra modalità di pensiero e ciò che crediamo di essere, per cambiare il nostro modo di pensare dobbiamo cambiare anche la consapevolezza che abbiamo di noi stessi. Il modo in cui pensiamo influisce sulla qualità della nostra vita, la maggior consapevolezza di noi stessi ci può senz’altro aiutare a gestire meglio le nostre emozioni e i nostri pensieri. Esso influenza i nostri comportamenti e, di conseguenza, le interazioni che abbiamo con il mondo esterno (casa, lavoro, etc.). Con la giusta motivazione possiamo cambiare anche le nostre credenze e le convinzioni profonde>>.

 

 

 

Pensare positivo può incrementare l’autostima
<<Nella vita di tutti i giorni tendiamo a giudicare di continuo le nostre azioni e ciò che pensiamo di noi stessi lo riflettiamo all’esterno. Se abbiamo un pensiero negativo di noi stessi, questo porterà ad una mancanza di autostima e, conseguentemente, ad una serie di conflitti interiori  che ci proietteranno agli altri in maniera negativa. Fondamentale, a questo punto, è porre attenzione ai pensieri e sviluppare un atteggiamento positivo verso se stessi, aumentando così anche l’autostima. Le emozioni negative, possono generare nelle persone: ansia, attacchi di panico, apatia e depressione. Queste condizioni, possono essere superate sviluppando un atteggiamento ottimista. Il primo passo da fare, è rendersi consapevoli che quello stato di emotività negativa può essere superato. Una volta riconosciuto ciò, bisogna motivarsi a trasformare il proprio atteggiamento interiore cambiando modo di porsi. Bisogna imparare a vivere nel presente, a porre attenzione ad esso, e non essere ancorati al passato o proiettati nel futuro>>.

 

 

 

Come sviluppare un pensiero positivo?
<<Innanzitutto, per sviluppare una modalità di pensiero positivo, che sia funzionale al raggiungimento di tutti i nostri obiettivi, bisogna essere motivati e desiderare il cambiamento. Quindi, dobbiamo adottare un comportamento, senza dubbio diverso da quello presente, che ci permetta di essere visti dagli altri come più positivi ed efficienti. E’ anche importante non dare troppo peso alle esperienze negative, attribuirgli il giusto peso ed imparare da quell’esperienza. Infatti, le esperienze hanno un carattere di neutralità e siamo noi a dare ad un’esperienza una connotazione negativa o positiva. Bisogna essere se stessi in tutte le situazioni della vita, non aver paura di esprimersi e non comportarsi in una certa maniera per piacere agli altri, essere persone responsabili e fare per se stessi (non per gli altri). Come detto in precedenza, bisogna anche imparare a vivere nel presente, non pensare a situazioni negative passate ed avere una visione ottimistica del futuro, pianificandolo sin da ora. Occupa il tuo tempo con attività che per te siano piacevoli gratificanti. Molto utile è anche tenere un diario dove poter annotare tutti gli avvenimenti positivi e tutti gli obiettivi raggiunti. Cercare la positività, già nelle piccole conquiste, allontana la negatività e permette di sviluppare ottimismo ed una buona stima di sè>>.

 

 

 

Alcune tecniche utili a pensar positivamente
<<Visualizzazione: per il nostro cervello un’esperienza vividamente immaginata corrisponde ad un’esperienza realmente vissuta. Quando i nostri pensieri tendono a focalizzarsi su un qualcosa e lo creiamo in anticipo nella mente, questo viene interpretato dal nostro cervello come se fosse reale. Ad esempio, se immaginiamo di graffiare con le unghie una lavagna di ardesia, molto probabilmente sentiremo un brivido lungo la schiena. Anche il solo immaginare l’evento genera una risposta reale. Se immaginiamo anche di mangiare ed assaporare il nostro pezzo di torta preferito, in maniera automatica avremo un aumento della salivazione. Il cervello risponde ugualmente a ciò che immaginiamo ed a ciò che facciamo realmente. Attraverso gli esempi dati in precedenza, possiamo delineare come i meccanismi di pensiero vanno ad influenzare le performance che abbiamo nella vita di tutti i giorni: lo studente che affronta un esame con ansia, pensando ricorrentemente ed aprioristicamente di non ritenersi all’altezza di quell’esame (quindi immagina già prima di sostenere l’esame che esso andrà male), quando sarà di fronte al professore, lo stato d’ansia (pensiero negativo circa la performance, vissuto sia prima di
sostenere l’esame che nel momento in cui lo si sostiene) andrà certamente ad influenzare la performance dell’esame o interrogazione. E’ fondamentale imparare ad utilizzare la nostra immaginazione e qualora ci troviamo di fronte ad una situazione chiederci: come vorrei che fosse? Come vorrei vivere quell’esperienza? E non pensare a ciò che non vorremmo succedesse.
Affermazioni positive: durante la giornata, può essere utile ripetere interiormente alcune frasi che per noi sono efficaci, per sviluppare un atteggiamento più ottimista ed una maggiore auto efficacia.
Meditazione: utile a scoprire le parti più profonde del proprio essere. Aiuta a sviluppare il senso di consapevolezza, inoltre meditare calma la mente ed eleva l’umore>>.