Maddaloni. Il 15 ottobre 2019 presso il Liceo Scientifico “N. Cortese” di Maddaloni si è tenuto un convegno sui cambiamenti climatici, organizzato dal Rotary Club e dal Rotaract Club Maddaloni Valle di Suessola.
Gli ospiti e i relatori
Dopo i saluti iniziali della Presidente del club Rotary prof.ssa Raffaelina Divano e dell’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Maddaloni prof.ssa Imma Calabrò, hanno brillantemente relazionato sul tema “In azione per il cambiamento climatico” prima l’ing. Carmen Guida, presidente del Rotaract Club e poi la prof.ssa Giovanna Battipaglia, docente del dipartimento di Scienze e tecnologie ambientali dell’Università degli studi della Campania “L.Vanvitelli”. Il convegno è stato magistralmente coordinato dalla prof.ssa Maria De Lucia, docente di Scienze e socia del club Rotary.
L’incontro ha trattato il tema del cambiamento climatico da varie prospettive, dalla consapevolezza della pericolosità dei cambiamenti climatici, fino agli accorgimenti che ognuno può facilmente adottare per aiutare l’ambiente.
La prima volta che si è denunciata pubblicamente la pericolosità dei cambiamenti ambientali fu circa venti anni fa in un articolo del “Time”aprile 2006 dove si affermava che se non si fossero presi seri provvedimenti a livello globale, entro il 2050 la specie umana sarebbe stata a rischio estinzione; l’allarme è stato sottovalutato nel corso di questi anni dalle autorità governative mondiali, e poco è stato fatto.
Gli argomenti
Al giorno d’oggi, il 97% degli scienziati che si occupano di ambiente sono seriamente preoccupati per la situazione del nostro pianeta, e denunciano con forza che è l’attività dell’uomo, a partire dall’epoca della rivoluzione industriale, che ha prodotto cambiamenti climatici che hanno peggiorato notevolmente le condizioni di vita dell’intero pianeta, a seguito dell’utilizzo crescente di energia inquinante (carbon fossile, petrolio, etc.).
Infatti, sebbene l’ambiente sia stato soggetto ad inquinamento nel corso dei secoli (verificabile scientificamente tramite, ad esempio, l’esame delle carote di ghiaccio prelevate nei ghiacciai, o tramite lo studio degli anelli di accrescimento delle piante secolari), la condizione ambientale si è enormemente aggravata negli ultimi decenni, comportando grossi rischi per la sopravvivenza delle specie viventi, e prima tra tutte della stessa specie umana, che è una delle più vulnerabili.
Nel corso degli ultimi decenni è stato osservato scientificamente che la temperatura media del pianeta è aumentata, la frequenza delle precipitazioni è diminuita drasticamente, mentre è aumentata la loro intensità, comportando alluvioni, uragani e fenomeni atmosferici distruttivi.
Sono aumentate inoltre le zone del pianeta soggette ad aridità e siccità, e si sta assistendo alla riduzione dei ghiacciai e ad un progressivo scioglimento della calotta polare, che sta provocando un innalzamento del livello del mare: di conseguenza a lungo andare molte città del pianeta potrebbero essere sommerse.
Questi fenomeni, come si può facilmente capire, sono molto pericolosi e sono solo alcune delle conseguenze negative che l’uomo subisce a causa della sua stessa attività e delle sue stesse scelte.
Nel convegno sono stati affrontati, a questo punto, i possibili rimedi e le varie misure utili da attuare per ridurre le emissioni di gas serra nell’atmosfera e gli atteggiamenti virtuosi da assumere per migliorare le condizioni ambientali globali, legati sia a scelte governative che a scelte individuali.
Nella fattispecie si è capito che bisogna utilizzare energia pulita, ridurre l’immissione nell’atmosfera di gas tossici, utilizzare prodotti ecologici, ridurre il consumo di plastica, etc.
Il convegno è stato seguito con grande attenzione e interesse dagli alunni delle classi quinte del liceo che alla fine hanno interloquito con i relatori in modo maturo e costruttivo evidenziando notevole interesse per le problematiche ambientali.
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