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Fucile a canne mozze, munizioni e piante di cannabis: ecco il verdetto per ‘o giardiniere

San Felice a Cancello. E’ comparso poco prima dell’ora di pranzo davanti al giudice Grammatica del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, Pasquale Migliore, assistito dall’avvocato Orlando Sgambati.

Il gip ha convalidato l’arresto del 60enne alias ‘o giardiniere (andrà a processo) ma accogliendo l’istanza del suo legale di fiducia ha liberato Migliore, applicandogli soltanto la misura dell’obbligo di firma alla stazione dei carabinieri.

‘O giardiniere ha dichiarato che il fucile a canne mozze lo aveva trovato questa estate sulla montagna dicendo che era suo e che Davide non ne sapeva nulla, così come non ne sapeva nulla delle piante di cannabis e delle munizioni.

Migliore, esperto giardiniere, infatti è il suo soprannome, ha detto di non essere riuscito a distinguere bene queste piante pensando che fossero quelle per i semi di uccelli. Inoltre ha riferito che le cartucce le aveva avute in regalo da un marocchino di cui non ricorda il nome.

Dai domiciliari passa in libertà con il solo obbligo di firma. Un Migliore quindi che dal punto di vista del giardinaggio sta perdendo colpi, tra poco non riuscirà nemmeno a distinguere un pino da un cipresso.