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La stalkerizza e la pedina da mesi: poi le sfascia porte e finestre. Lei per disperazione prende un coltello…

Cervino. Una brutta vicenda si è conclusa con due denunce a piede libero da parte dei carabinieri della stazione di Santa Maria a Vico ai danni di un 32enne  ed una 36enne.

I fatti, come avevamo riportato al momento (leggi qui), si sono svolti lunedì scorso in prima serata nella zona di via Principe Umberto a Messercola. I due in precedenza avevano avuto una relazione e sono vicini di casa.

Lui è andato in escandescenza  e ha cominciato a travolgere ogni cosa che aveva davanti, ha finanche lanciato una cassetta di birre in bottiglia dal balcone piano alto (se qualcuno passava di sotto era morto), poi in preda ad un raptus di follia ha preso una mazza è sceso al piano basso e ha spaccato la finestra e ha danneggiato la porta dell’abitazione della donna, credendo che fosse all’interno.

Il tutto condito da frasi molto pesanti e facendo riferimenti chiari ad atti sessuali precedenti: te l’ho messo in … e come g…., esci fuori eccetera…

Quando la donna è rientrata e ha visto i danni che le aveva provocato, presa dall’esasperazione, e visto che si trattava dell’ennesimo episodio, è corsa dentro  e ha preso un coltello. Lui si è barricato in casa dei vicini…

I carabinieri sono arrivati giusto in tempo, l’hanno disarmata, prima che potesse assestare un colpo al 32enne che la sta tormentando da mesi. Anche lo scorso 28 settembre c’era stata una lite tra i due, anche in quel caso dovettero intervenire i carabinieri.

Lei gli ha fatto già due denunce per stalking ed una terza dovrebbe essere presentata nelle prossime ore. Nelle denunce sono contenuti particolari raccapriccianti, la segue, la pedina, la avvicina nel garage, anche davanti alla figlia.

Questa donna è davvero arrivata al limite della sopportazione, pare che la notte precedente abbia deciso di dormire da alcuni parenti per evitare ulteriori rappresaglie. Intanto mentre lui veniva sedato e condotto nell’apposito reparto dell’ospedale di Aversa, lei veniva portata in caserma, assistita dall’avvocato di fiducia, e qui le veniva notificata la denuncia a piede libero per via del coltello.

Il 32enne durante la notte veniva riportato a casa a Messercola.

Per un pelo non si è addivenuti ad una conclusione tragica di questa vicenda, si può arrivare a tanto?  Se dovesse accadere qualcosa di irreparabile, di chi saranno le responsabilità?