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Pierluigi ucciso con la sua pistola: così il rapinatore l’ha disarmato. “Aveva chiesto di andare in bagno”

Pozzuoli. E’ stato disarmato e ucciso con la sua stessa pistola d’ordinanza Pierluigi Rotta, il 34enne agente originario di Pozzuoli ucciso ieri a Trieste insieme al collega Matteo Demenego.

Emergono nuovi particolari sul duplice omicidio di ieri pomeriggio di due agenti della questura di Trieste. La questura ha spiegato con una nota ufficiale le modalità di quanto accaduto all’interno dell’Ufficio prevenzione generale, Alejandro Augusto Sthephan Meran, 29enne dominicano fermato per il furto di uno scooter, dopo aver chiesto di andare in bagno, nell’uscire riusciva a prendere la pistola d’ordinanza in dotazione “all’agente Pierluigi Rotta esplodendo due colpi al lato sinistro del petto e all’addome”. Sentiti gli spari, l’agente scelto Matteo Demenego “usciva per verificare cosa stesse accadendo, venendo a sua volta attinto sotto la clavicola sinistra, al fianco sinistro e alla schiena”. Sarà l’autopsia a stabilire quali sono stati i colpi mortali.

La dinamica

E’ stato raggiunto da due colpi di pistola al lato sinistro del petto e all’addome Pierluigi Rotta, il poliziotto morto in Questura a Trieste assieme al collega Matteo Demenego, quest’ultimo e’ stato colpito 3 volte: alla clavicola sinistra, al fianco sinistro e alla schiena. Alejandro Augusto Stephan Meran, che si trovava all’interno dell’edificio per un’indagine per furto, e’ riuscito a sottrarre la pistola in dotazione a Rotta e a fare fuoco. Uditi gli spari Demenego e’ uscito venendo a sua volta colpito.

L’AUDIO CHOC