Maddaloni. Con un post su facebook molto lungo l’ex sindaco di Maddaloni, Rosa De Lucia, rompe il silenzio di questi ultimi anni e sottolinea alcuni aspetti sulla sua vicenda giudiziaria e conclude mandando un messaggio agli attuali amministratori in merito alle ultime inaugurazioni.
Sono mesi che rimugino, mesi che mi domando se sia arrivata fino in fondo la verità della mia vicenda umana oltre che giudiziaria.
Fino ad ora ho scelto il silenzio, ma a volte, il silenzio fa molto più male di quanto possa fare la verità.
“Sono estranea ad episodi legati a pagamento di tangenti e non ho tradito la mia città”
Oggi posso dire a voce alta, dopo che lo hanno accertato e detto i magistrati, di essere stata riconosciuta completamente estranea ad episodi legati al pagamento di tangenti. Non mi sono fatta pagare viaggi all’estero, non ho comprato mobili, non mi sono sposata. Sì, ho una compagna cui mi lega un forte sentimento, sì, mi sono fatta pagare le luminarie per Natale da mettere in città, si, mi sono fatta sponsorizzare manifestazioni a favore della lotta alla violenza sulle donne, ma non sono una corrotta, non ho intascato nemmeno un euro, non ho tradito la mia città. Anzi, ho trascorso sei mesi in detenzione, di cui due mesi in carcere e diciotto giorni in cella liscia, per averla amata troppo questa città, causando un dolore indicibile alle persone che mi amavano, per primi i miei genitori. Ho commesso degli errori ed ho pagato in prima persona ed ho avuto il coraggio e la costanza di rimettere in piedi la mia vita, passo dopo passo, superando la vergogna, gli sguardi cattivi della gente, l’improvviso vuoto di amici che mi si è creato intorno.
“Le mie battaglie”
Quando mi guardo indietro, ricordo che durante il mio mandato da sindaco ho condotto delle battaglie epocali per la città ed ora mi tocca leggere di sottoscrizioni ed inaugurazioni in pompa magna e, a questo gioco, non ci sto!
Sia chiaro, che l’amministrazione e gli storici detrattori siano portati ad appropriarsi di vittorie non loro la trovo una cosa abbastanza normale, ma che gente nata politicamente con me possa oggi abbassare vigliaccamente lo sguardo mi provoca davvero un moto di rivolta.
Inviterei qualche assessore e qualche consigliere ad andare a rileggersi i resoconti del consiglio comunale del 09 dicembre 2016 durante il quale fu licenziata la delibera di consiglio 33 grazie alla quale fu votato un ordine del giorno che decretava lo stralcio definitivo dello shunt e la richiesta di redazione di progetti, a Rfi, per la soppressione dei passaggi a livello, dopo che, nell’agosto 2015 avevamo praticamente fermato le ruspe che dovevano iniziare l’abbattimento di quaranta case di cittadini maddalonesi. Lo stesso potrei dire della scuola San Domenico.
Un passato che ha lasciato una città viva
E’ vergognoso ed oltraggioso che oggi, tutto questo, si faccia passare come una vittoria del presente. Almeno loro, quelli che c’erano, dovrebbero avere il coraggio di guardare in faccia la realtà e non fare attenzione a non citare il passato, perché farebbe loro onore. Del resto è stato un passato che ha lasciato la città viva, organizzata, protesa verso un futuro luminoso.