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Maxi concorso: “Favoriti i civili, penalizzati i militari che hanno dato lustro alla patria”

Regionale. Sono più di 400 i giovani esclusi dalle graduatorie del concorso di polizia bandito nel maggio 2017: sono risultati idonei all’assunzione, ma un emendamento approvato dalla Lega prevede che vengano cambiati i requisiti per l’ingresso nel corpo di polizia rispetto a quel bando. Così queste 455 persone sono state escluse perché i criteri sono cambiati in corso d’opera, tenendo fuori chi invece a quel bando poteva partecipare.

 

“Noi militari congedati ed in servizio siamo stati pesantemente discriminati. Aver servito il Paese, indossando le stellette, anziché essere un merito, è diventata una discriminante da usare contro di noi. Purtroppo la politica non ci considera, ed anche i sindacati di Polizia si battono solo per i civili”, è così che un ragazzo della categoria militare spiega la situazione, a suo dire, discriminatoria. Il giovane ha partecipato, insieme ad altri suoi colleghi, al concorso 1148 allievi agenti polizia di stato 2017. “I ricorsi al Tar – prosegue – vengono respinti perché c’è una legge del 2019 che permette all’amministrazione di convocare solo i civili. Un’ingiustizia che si è protratta non solo per gli INV (IDONEI NON IN GRADUATORIA) delle categorie militari ma anche per noi che tanto speravamo di essere ammessi alle fasi successive, ma che come “difetto” abbiamo quello di aver servito questo paese, con onore, con gioia, con volontà, con sacrificio, e oggi aver fatto tutto questo non conta.

Il grosso problema è che per la categoria dei civili, ci sono stati cospicui incrementi dei posti messi a concorso, più ci sono stati importanti scorrimenti di graduatoria, mentre per le categorie dei militari in servizio e in congedo non hanno fatto scorrimenti di graduatoria.”