Macerata Campania. Domenica prossima, 22 settembre, Macerata Campania sarà in festa. Don Gennaro Iodice, indimenticato e amato parroco della cittadina dal 1978 al 1991, celebra la messa di ringraziamento per i suoi cinquant’anni di sacerdozio.
Appuntamento alle ore 10,00 presso la parrocchia di San Martino Vescovo. Don Rosario Ventriglia, attuale parroco, con un manifesto affisso nelle strade di Macerata, invita tutta la comunità a “unirsi a don Gennaro per dire grazie al Signore per il dono del sacerdozio”.
Don Gennaro Iodice, nato a Casalba (antica denominazione dell’attuale Macerata Campania) il 9
luglio 1944, dopo le classi elementari e dopo due anni di avviamento professionale presso l’istituto scolastico di Santa Maria Capua Vetere, e aver frequentato la seconda media nel Seminario Vescovile di Caserta, ha terminato gli studi ginnasiali nel Seminario Arcivescovile di Capua e quelli liceali teologici nel Pontificio Seminario di Benevento prima, e in quello Arcivescovile di Napoli dopo.
L’ordinazione sacerdotale avvenne il 21 Settembre 1969, per l’imposizione delle mani di Sua Eccellenza Monsignor Tommaso Leonetti, arcivescovo di Capua dal 1962 al 1978. La sua vita
sacerdotale è stata ricca di impegni pastorali da lui svolti non solo nella Arcidiocesi di Capua, ma anche oltreoceano.
Una volta sacerdote, don Gennaro viene nominato vicario coadiutore della Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo in Santa Maria C. V., dove resta per 8 anni. Nel febbraio 1977 viene
trasferito nella sua città natale. È nominato infatti vicario coadiutore della Parrocchia San Martino Vescovo in Macerata Campania. E l’anno successivo, novembre 1978, ne diviene economo curato, e nel 1980 parroco. Guiderà la comunità di San Martino fino al 1991. A lui va il merito di aver riportato in auge durante gli anni della sua amministrazione la Festa di Sant’Antuono, lavorando infaticabilmente alla guida della comunità parrocchiale per la salvaguardia di questa secolare tradizione.
Desideroso di mettersi al servizio degli ultimi, con la benedizione dell’Arcivescovo Luigi Diligenza, don Gennaro lascia Macerata Campania e parte per l’America centrale. Inizia per lui una proficua esperienza spirituale al servizio dei Missionari della Piccola Opera della Divina
Redenzione, fondati a Nola da padre Arturo D’Onofrio. Nel 1991 per un anno è collaboratore di
padre Livio nell’Hogar del Niño nella città di Guatemala, nell’omonimo Stato. Le Hogar sono case religiose che accolgono e si prendono cura di bambini e giovani orfani per avviarli non solo
all’istruzione primaria, ma soprattutto all’arte che risponde alle esigenze della zona. Durante
quell’anno don Gennaro diviene anche coadiutore di don Gabriele Marino, Parroco della Parrocchia de la Maya, ed economo curato della Parrocchia del “Cristo Resuscitato”, entrambe sempre nella città di Guatemala.
Nel marzo 1992 lascia il Guatemala per trasferirsi in Colombia, per più di due anni. Fino al maggio 1994 è parroco della Parrocchia “Vergine Maria del Carpinello” nella periferia Nord-Orientale della città di Medellin, attiguo all’Hogar di S. José.
Alla fine del 1994, don Gennaro Iodice, certo di aver ricevuto spiritualmente e umanamente molto più di quanto abbia potuto offrire, decide di fare rientro in Italia.
Il 14 dicembre 1994, l’Arcivescovo Diligenza lo nomina parroco della Parrocchia Sacro Cuore in Capua. Vi resta per sette anni. Il 6 ottobre 2001 diviene parroco della Parrocchia di Sant’Andrea
Apostolo in Santa Maria C. V., ovvero dove tutto aveva avuto inizio nel 1969. I disegni della Divina Provvidenza, a volte incomprensibili per l’uomo, ci riportano spesso sui nostri passi per
poter fare meglio la Volontà di Dio.
Sabato 21, giorno del cinquantesimo dell’ordinazione sacerdotale don Gennaro celebrerà la messa di ringraziamento nella sua attuale parrocchia di Sant’Andrea. Ma domenica mattina il
ringraziamento lo celebrerà insieme con la comunità parrocchiale di San Martino in Macerata Campania, dove è nato e cresciuto e dove ha sentito la prima chiamata del Signore ad essere Suo
ministro al servizio degli ultimi cinquant’anni fa.