Villa di Briano. Mattinata di tensione a Villa di Briano dove il sindaco Luigi Della Corte è stato aggredito e minacciato al termine di una lite. Protagonista dell’alterco un suo avversario politico, candidato nella lista Primvaera, che stando al resoconto del primo cittadino avrebbe assalito prima il fratello e poi lo stesso amministratore.
“Si tratta di un evento annunciato”, dice il sindaco, “questo personaggio offende me e la mia famiglia, per strada e mediante i social network da ormai 4 anni e da quando sono stato eletto sindaco. Ha praticamente messo in atto, sul noto social network Facebook una campagna che non ha nulla di politica , rischiando di innescare una spirale di violenza da parte anche di altri cittadini”.
“Offese all’onore della mia signora, accuse di collusioni camorristiche, insinuazioni su mia sorella sono dall’ordine del giorno. Esasperati da questa situazione, abbiamo più volte presentato denunce alle forze dell’ordine locali ma senza mai avere ascolto.” “Proprio nell’ ultimo periodo avevo sporto denuncia alla D.D.A. perché le gravi accuse pubbliche, offese e minacce mosse nei miei riguardi, avevano iniziato a farmi temere per la mia incolumità fisica e quella della mia famiglia. Io ho due figlie ed ero molto preoccupato”.
Il primo cittadino rivela che già nella giornata di ieri il fratello Biagio sarebbe stato aggredito sempre dallo stesso avversario, mentre quest’ultimo era insieme alla moglie. “Stamattina, evidentemente convinti di voler completare l’opera hanno incrociato nuovamente Biagio e alla richiesta di spiegazioni, da parte di quest’ultimo, sulle ragioni dell’aggressione, armati di manganelli hanno nuovamente aggredito”.
Il sindaco in una nota sostiene di aver rischiato di rimanere ucciso dopo essere intervenuto nella lite. “Difendendomi alla meglio, sono riuscito a sfuggire all’aggressione e sottrarre mio fratello da questa scia di violenza. Abbiamo presentato decine di denunce, io, mio fratello, mia sorella, i miei assessori ed anche il parroco e il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Gimmi Cangiano, tutti quanti per le offese e minacce continue ricevute. Avevo paura per la mia incolumità e quella dei miei familiari e avevo ragione. Sono felice che siamo salvati da questa aggressione che poteva avere conseguenza peggiori. A seguito di questa aggressione, chiedo pertanto l’intervento delle forze dell’ordine per controllare questa situazione, anche monitorando i social network che ormai sono diventati una seconda realtà, infatti su di essi vengo offeso, deriso, umiliato, minacciato quotidianamente. Oggi abbiamo purtroppo scoperto che la violenza non si è fermato solo a quella verbale. Non si può accettare oltre”.