Skip to main content

Microspie in Comune e il dirigente si tradisce: “Non possiamo farlo retroattivo?”. E non era nemmeno più in carica

Di 6 Settembre 2019Settembre 10th, 2019Caserta e Marcianise, Cronaca

Marcianise. Ciò che si dicevano negli uffici del Comune arrivava direttamente alle orecchie degli 007 della Guardia di Finanza. E così gli uomini del nucleo-economico finanziario di Caserta, guidato ora dal capitano Leonardo Rossi, vengono a sapere di uno Spasiano interessato ai lavori in zona Interporto anche ora che non fa più parte del Settore Urbanistica.

Lo scorso 19 febbraio, a due anni e mezzo dall’accordo (stipulato quando era il capo dell’Ufficio Tecnico) e poco dopo lo spostamento, il dirigente oggi finito agli arresti domiciliari viene intercettato mentre parla in ufficio con Antonio Campolattano, amministratore delegato di Interporto Sud Europa e anche lui coinvolto nell’inchiesta.

Nella conversazione captata dagli 007 Campolattano chiede a Spasiano di modificare un provvedimento del Comune e di procedere alla ristampa e vuole notizie in merito alla scrittura del dirigente con due società Alla sua domanda i finanzieri ascoltano Spasiano replicare: “Ma perchè non possiamo fare con data retroattiva”. Ma lui non era più titolare del Settore Urbanistica.

Terreni in saldo: 25 euro al metro quadro

L’indagine della Procura riguarda tre permessi a costruire irregolari rilasciati dal dirigente del Comune per la realizzazione di capannoni industriali nell’area adiacente al polo commerciale di Marcianise. L’abuso d’ufficio, contestato al sindaco ed altri amministratori, così come scrive il gip Orazio Rossi “riguarda l’ingiusto vantaggio patrimoniale alla società Interporto Sud Europa Spa a causa della mancata corresponsione della imposta municipale unica Ici e Imu per le annualità pregresse. Oltre allo scopo di favorire la società la monetizzazione degli standard ad un valore di mercato di 25 euro al metro quadro, valore palesemente inferiore al valore delle aree circostanti dalla medesima amministrazione comunale, sia ai valori già previsti dalla medesima amministrazione per aree omogenee, sia alle quantificazioni fatte dalle autorità giudiziaria per lotti omogenei”.

L’inchiesta: tra gli indagati anche un finanziere

Sono undici le persone indagate nell’ordinanza eseguita questa mattina dagli uomini delle Fiamme Gialle di Caserta nell’inchiesta sull’Interporto Sud Europa. Concorso in abuso d’ufficio è questo il reato di cui deve rispondere il sindaco di Marcianise, Antonello Velardi. Il primo cittadino, infatti, secondo le accuse della Procura di Santa Maria Capua Vetere, diretta da Maria Antonietta Troncone, figura tra gli indagati nell’operazione che ha portato agli arresti domiciliari 3 persone, il patron Giuseppe Barletta di Maddaloni, l’amministratore delegato Antonio Campolattano di Maddaloni ed il dirigente del Comune di Marcianise Gennaro Spasiano, oltre ad una quarta persona che ha avuto l’obbligo di dimora, l’amministratore Nicola Berti di Milano. Invece, insieme al primo cittadino Velardi, risultano indagati per concorso in abuso d’ufficio i componenti della prima giunta.

Si tratta degli assessori di Marcianise ai lavori pubblici e urbanistica Tommaso Rossano e al bilancio Nicola Salzillo (finanziere) oltre agli ex assessori del Comune: Concetta Marino, Angelo Musone, Antonietta Paolella e Gabriele Trombetta.