Somma Vesuviana. Sarebbe stato ucciso per cento euro il vice brigadiere dei carabinieri Mario Cerciello Rega, ferito a morte nella notte a Roma. A quanto ricostruito, i due uomini ora ricercati avevano richiesto cento euro in cambio della restituzione di un borsello rubato. Quello che in gergo si chiama “cavallo di ritorno”. Durante il servizio in borghese, uno dei due uomini avrebbe estratto il coltello e colpito più volte il carabiniere, morto poco dopo in ospedale. I due sono al momento ricercati.
E’ in atto una caccia all’uomo senza precenti per trovare gli assassini di Mario. Un servitore dello Stato, un ragazzo d’oro che appena 43 giorni fa aveva realizzato il suo sogno, convolando a nozze con Rosa Maria, l’amore della sua vita. Era raggiante per il percorso intrapreso e sempre disponibile e sorridente. Anche a Roma aveva tenuta viva la sua grande passione per il Napoli: quando poteva veniva anche al San Paolo per assistere alle gare degli azzurri e custodiva con un cimelio la maglia del suo benianimo, Lorenzo Insigne. Sogni e passioni di un ragazzo perbene, ucciso in modo brutale da due balordi per 100 euro.
Il messaggio del sindaco
“Questa notte un nostro concittadino, un amico, un bravo ragazzo e un degno servitore dello Stato, il vicebrigadiere dei carabinieri Mario Rega Cerciello, 35 anni è stato ucciso a Roma mentre tentava di fermare due rapinatori che avevano derubato una donna. Una morte assurda che ci riempie di dolore, un giovane valente che aveva messo la sua vita al servizio del nostro Paese e credeva fermamente nel suo lavoro è stato accoltellato al cuore mentre difendeva una vittima” ha scritto su facebook Salvatore Di Sarno, sindaco di Somma Vesuviana, città natale di Mario.
“A nome mio e di tutta la nostra città abbraccio la moglie Rosa Maria, la famiglia di Mario e l’Arma dei carabinieri. Sono sicuro che i responsabili saranno assicurati alla giustizia.”