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Velardi, parte altro countdown: una settimana per la verità. Ma il dissenso si allarga

Marcianise. Ci risiamo. La settimana che si sta per aprire sarà l’ennesimo momento di passione per la maggioranza che stenta a ritrovare l’unità indispensabile per completare il percorso amministrativo e giungere all’agognata fine del mandato. Al centro della questione c’è sempre il rimpasto, ma la melina del primo cittadino, sempre poco intenzionato a far fuori qualche fedelissimo per allargare l’esecutivo ai partiti, potrebbe pregiudicare anche le prossime scadenze.

In agenda c’è un consiglio comunale che sarà convocato a breve e dovrebbe aver luogo entro il 31 luglio: un altro passaggio chiave per le finanze dell’Ente al quale però si rischia di arrivare divisi. Un tavolo è saltato proprio in settimana, ma un’altra parte della maggioranza sta lavorando accanto al sindaco per tenere salde le truppe. Non sarà facile. Lo stesso Pd vive frizioni interne, con una parte ormai orientata alla rottura, e un’altra più possibilista sulla tenuta della maggioranza. La delusione di Campania Libera è palpabile anche per i toni del primo cittadino, che non favoriscono una distensione propedeutica al rimpasto.

Rispetto all’ultimo consiglio sembrano ormai delinearsi due anime distinte in seno alla maggioranza e soprattutto traversali: una fedele a Velardi, l’altra pronta addiritturaa staccare la spina se non ci saranno novità a breve sui cambi in giunta. La riunione in settimana tra Campania in Movimento (Emanuele Tartaglione), Città Nuova (Enzo Galantuomo) e parte del Pd (Luciano Buonanno e Angelo Raucci) potrebbe avere presto un seguito per provare a far fronte comune sulla strada del dialogo coi partiti e del rimpasto.