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“Presi 345 milioni dall’Ue per avere un mare di m…”: i numeri choc del geologo. Ecco come sono stati spesi

Castel Volturno/Giugliano. I soldi sono arrivati, ma i risultati non si sono visti. Dal 2012, l’anno dell’emergenza, con le feci a mare per il guasto depuratore, sembrava iniziato un massiccio piano per riqualificare definitivamente il litorale domizio. Sette anni dopo siamo ancora con gli stessi interrogativi, ma nel mezzo ci sono quasi 350 milioni di euro giunti in Campania dall’Ue. Una cifra enorme che non è bastrata nemmeno a far funzionare la griglia del depuratore, finita sotto sequestro.

Ma come sono stati spesi questi soldi? Mariano Peluso, geologo e candidato del Movimento 5 Stelle alle ultime Europee, ha le idee chiare in materia: “Sapete quanti soldi sono arrivati dall’Europa negli ultimi sette anni per il risanamento ambientale del nostro litorale? 345 milioni. Il mare che bagna Licola o Varcaturo dovrebbe essere cristallino, e invece scopriamo che le griglie del depuratore di Villa Literno non sono mai entrate in funzione. Eppure, i soldi c’erano. Facciamo due conti. Grande Progetto “Risanamento ambientale e valorizzazione Regi Lagni”: 200 milioni di euro. Grande Progetto “La Bandiera blu del litorale domitio”: 80 milioni di euro. Grande progetto risanamento ambientale dei laghi del Campi Flegrei: 65 milioni di euro. Alcune gare sono ancora da aggiudicare, altre sono in corso. Tutti i cantieri dovrebbero concludersi entro il 2020. Ma le immagini che arrivano dai nostri attivisti di Giugliano e dai tg nazionali ci mostrano ben altro”.

I depuratori campani in mani transalpine

“Un disastro ambientale, politico e amministrativo. Basti pensare al depuratore “Foce Regi Lagni”. Sul sito della Regione Campania si legge che ha beneficiato di 40 milioni di euro nell’ambito dell’omonimo Grande Progetto. Che fine hanno fatto questi soldi? Il mio sospetto è che siano stati utilizzati per ripianare i debiti con la Hydrojest (società partecipata da Finmeccanica che ha gestito per un decennio i cinque disastrati impianti di depurazione della nostra regione), la quale non ha mai provveduto al revamping dell’impianto di Villa Literno” prosegue Peluso.

“Ora i padroni di casa sono i francesi della Suez che si sono aggiudicati la gestione di tutti i depuratori campani dallo scorso febbraio. Siamo a giugno e scopriamo che la griglia di contenimento dei Regi Lagni non è mai entrata in funzione. Evidentemente, Suez se la prende comoda mentre il nostro litorale continua a morire nonostante l’iniezione massiccia di fondi europei. Lo ripeto perché è incredibile: 345 milioni di euro. E questo mare color merda è il risultato. Che grida vendetta. Vado a mettermi l’elmetto: la prima linea di quest’estate saranno i Regi Lagni.”