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Salvini show ad Aversa: bacia rosario e attacca vescovi. E la polizia blocca un reporter: foto cancellate

Di 31 Maggio 2019Politica

Aversa. La pizza speciale. Il quadro a mo’ di santo. L’immancabile rosario da baciare. Se mai ci fosse stato qualche dubbio, Matteo Salvini nel suo ritorno da trionfatore delle Europee annulla qualsiasi confine tra spettacolo e politica. Uno show più che un comizio quello del ministro degli Interni giunto in città per la sua seconda volta in due settimane per appoggiare Gianluca Golia candidato al ballottaggio.

“In campagna elettorale avevamo tutti contro. I sindacati, qualche cardinale. Quello di Mazara del Vallo ha detto che chi vota Lega non è cristiano e Salvini non è cristiano”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, in un comizio elettorale ad Aversa. “Io non faccio il teologo – ha aggiunto estraendo di tasca un piccolo crocifisso – vado in piazza con questa splendida croce che mi ha regalato la signora Maria a Gioia del Colle e l’ha accompagnata per una vita”. “Bisogna dire che si crede pubblicamente – ha detto ancora il leader della Lega – che si crede nel buon Dio e in Maria, ma c’era gente che stava zitta quando si toglievano i presepi dalle scuole con Gesù bambino ed i crocifissi dalle aule”. Sul palco della manifestazione una donna ha regalato a Salvini un rosario. “La ringrazio. anche se molti mi considerano un cattivo cristiano. Faremo arrabbiare qualche vescovo” ha dett0.

 

“Salutiamo anche i 5 comunisti che non potevano mancare pure qua”. Così Matteo Salvini ha replicato dal palco di Aversa dove ha partecipato ad una manifestazione a sostegno del candidato sindaco della Lega Gianluca Golia, ad un gruppetto di giovani di sinistra che scandiva cori contro di lui. “I comunisti mi hanno accompagnato e portato una enorme fortuna – ha aggiunto Salvini ironicamente – vi ringrazio per gli striscioni e le scritte varie. Avanti così: finche a sinistra riescono a fischiare e insultare noi abbiamo una vita lunga”.

Fotoreporter bloccato dalla polizia, poi il chiarimento

“Prima del comizio del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, in piazza Municipio ad Aversa, quando la situazione era assolutamente tranquilla, la polizia ha fermato il fotoreporter Fabio Sasso e dopo averlo minacciato di arresto, non si sa per quale reato, lo ha costretto a cancellare tutte le foto scattate” affermano, in una nota, la Federazione nazionale della stampa italiana e il Sindacato unitario giornalisti della Campania. “È l’ennesimo preoccupante abuso da parte delle forze dell’ordine, abusi sui quali, non si può tacere. È necessario fare chiarezza sul caso denunciato dal collega. In un Paese democratico la libertà di informare deve essere garantita in ogni modo e soprattutto da coloro che dovrebbero tutelare l’ordine. La deriva che si sta prendendo apre scenari preoccupanti”, si aggiunge nella nota.

Solo “un eccesso di zelo” ha commentato all’Ansa il questore di Caserta, Antonio Borrelli, spiegando l’episodio che ha visto protagonista la polizia ed un fotoreporter, Fabio Sasso, al quale è stato intimato di cancellare le fotografie che ritraevano gli agenti ad Aversa, prima che giungesse per un comizio il leader della Lega, Matteo Salvini. Il questore, secondo quanto si è appreso, ha incontrato personalmente Sasso al quale ha manifestato il suo disappunto per l’episodio ribadendo che i rapporti della Questura di Caserta e di tutti i poliziotti con gli operatori dell’informazione sono sempre improntati al reciproco rispetto e alla massima collaborazione. Il fotoreporter ha apprezzato la disponibilità e l’iniziativa del questore e i due si sono salutati alla fine con una stretta di mano.

 

 

 

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