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Revoche a tempo e Urbanistica, i retroscena della nuova intesa Pd-Velardi. Già deciso un ritorno

Marcianise. La nottata è passata. La maggioranza scollina la sua personale cima Coppi, approvando il Rendiconto, ma le prossime tappe non si preannunciano meno complicate. Provando a uscire fuori dalla metafora ciclistica, visto che “l’uomo solo al comando” di coppiana memoria, di fatto non è più tale, la crisi non può dirsi ancora accantonata.

Antonello Velardi anche ieri prima del consiglio comunale si è dovuto confrontare col Partito democratico, che certo in queste settimane gli sta rendendo la vita complicata sul fronte dei consulenti esterni. Ai democrat non era passato inosservato che il sindaco, dopo la prima sforbiciata, aveva dimenticato di tagliare il comandante Negro, Letizia e Conchiglia. Esclusa l’ipotesi che si andasse a scadenza naturale (per il dirigente della polizia municipale è a fine dicembre), il momento della revoca ha rappresentato uno dei nodi cruciali delle trattative. L’ala oltranzista del Pd chiedeva l’addio immediato e anche questo avrebbe provocato il malumore di Telia Frattolillo, uscita dall’aula prima del voto, dopo aver chiesto già in precedenza un taglio ad horas. Il resto del gruppo si è accontentato di una revoca a scadenza, purchè avvenga a stretto giro, probabilmente già nel giro di una settimana.

Nell’intesa però si è parlato della riorganizzazione complessiva degli uffici municipali ed è stato in pratica sancito il ritorno di Angelo Piccolo alla guida dell’Area Urbanistica. Una retromarcia per salvare il salvabile, anche se in molti temono una sfilza di ricorsi da parte dei “tagliati”: Angela D’Anna sarebbe pronta a impugnare la revoca e il rischio di trovarsi di fronte a richieste di risarcimento a carico dell’Ente è molto alto.