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Letizia intercettati in carcere a parlare di elezioni: “Stanno facendo un macello”. Il ras e i saluti al candidato

Marcianise. Non costituisce un aspetto fondamentale della maxi ordinanza notificata questa mattina a 30 persone, ma anche se marginalmente l’argomento politica locale viene affrontato da due ras di primo piano della fazione Piccolo. Nel corso dei colloqui con i familiari, infatti, sia Andrea Letizia che Antonio Letizia “Pezzucolo”, parlano di candidature e elezioni a ridosso delle Amministrative che videro poi il successo di Antonello Velardi.

Lo fanno in maniera superficiale, quasi senza entrare nel merito, se non per un breve passaggio sull’affare manifesti. Avviene nel colloquio del 21 maggio 2016 quando nel carcere di Foggia Palma Bellopede Piccolo va dal marito, Andrea Letizia, e la discussione scivola sulle imminenti consultazioni.

Andrea. “Che si dice a Marcianise? Mo’ si deve votare?”
Palma: “Lo sanno loro. Stanno facendo un macello con queste votazioni…con i palloni”
A: “Che deve cambiare! Lo dicono tutti quanti che deve cambiare”
P: “Però quest’anno ci stanno, il Movimento 5 Stelle tutti giovani. Almeno facessero qualcosa per i giovani”
A: “Speriamo”
P: “Anche per questi figli nostri…per un avvenire poi..”
A: “Qua non ci sta niente, che devono fare? Manifesti là non ci sta niente eh?”

Il no della donna lascia intendere che non ci sia possibilità di inserirsi nelle affissioni come invece sarebbe avvenuto, stando alla Dda, in precedenti consultazioni elettorali, su tutte le Regionali del 2010.

Non è l’unico dialogo in cui i Letizia parlano di politica. Quattro giorni dopo, a Parma, Antonio Letizia “Pezzucolo” e il figlio Giuseppe detto “Vincenzo”, sempre in un colloquio, fanno riferimento a un candidato, poi non eletto, e presente nello schieramento uscito sconfitto dalla competizione. Ovviamente si tratta di una persona totalmente estranea e peraltro inconsapevole della discussione: Giuseppe dice che lo ha conosciuto e il genitore gli chiede di portargli i suoi saluti.

Il bilancio dell’operazione è di 30 persone finite in cella e 3 indagati a piede libero. Gli arrestati sono difesi dagli avvocati Giuseppe Foglia, Angelo Raucci, Massimo Trigari e Franco Liguori.

 

DESTINATARI DEL PROVVEDIMENTO CAUTELARE

IN CARCERE

  1. BUANNO Fabio, cl’63.
  2. CATERINO Luigi, cl’50.
  3. CELESTE Francesco Antonio, cl’85.
  4. CRISTIANO Maria, cl’65.
  5. DE LISE Pietro, cl’71.
  6. LARHZAL Achraf, cl’83.
  7. LETIZIA Giuseppe (detto Vincenzo), cl’91.
  8. NACCA Antonio, cl’80.
  9. PERRECA Domenico, cl’63.
  10. PETRUOLO Gaetano, cl’61.
  11. PICCOLO Achille, cl’75, già detenuto agli arresti domiciliari.
  12. PICCOLO Angelo, cl’80.
  13. PICCOLO BELLOPEDE Palma, cl’77.
  14. PICCOLO Francesco, cl’80.
  15. PICCOLO Pasquale, cl’60.
  16. RICCIARDI Salvatore, cl’83, già detenuto agli arresti domiciliari.
  17. SCOGNAMIGLIO Gennaro, cl’56.
  18. TIMBONE Vincenzo, cl’74, già detenuto agli arresti domiciliari.
  19. LETIZIA Andrea, cl’76, già detenuto.
  20. LETIZIA Antonio, cl’69, già detenuto.
  21. LETIZIA Primo, cl’84, già detenuto.
  22. LETIZIA Salvatore, cl’81, già detenuto.
  23. MAIETTA Michele, cl’83, già detenuto.
  24. MASTROIANNI Antimo, cl’65, già detenuto.
  25. NOIA Luigi, cl’62, già detenuto.
  26. PERRECA Antimo, cl’57, già detenuto.
  27. PERRECA Giovanni, cl’60, già detenuto.
  28. PICCOLO Domenico, cl’75, già detenuto.
  29. SILVESTRE Salvatore, cl’69, già detenuto.
  30. TIMBONE Giovanni, cl’72, già detenuto.

Indagati a piede libero

Alessandro Menditti Recale 1973
Felice Napolitano Marcianise 1963
Mario Russo 1985 pentito

Giuseppe Pettrone 1966 Pignataro

LE FOTO

In alto da sx Silvestre, Perreca A., Buanno, Nacca G., Piccolo D., Piccolo P. Mastroianni, Ricciardi In basso da sx Letizia, Noia, Perreca G., Piccolo A., Letizia P., Letizia S., De Lise, Russo