Caserta. Dieci condanne sono state invocate questa mattina nel corso della requisitoria del processo per le tangenti sulla realizzazione delle caserme in corso al tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Il pm ha invocato 9 anni per Eugenio Cannarile, 6 anni per Aniello Palomba, 4 anni e mezzo per Raffaele Bisogno e 4 anni ciascuno per Renato Bastione, Massimo Morici, Carlo Barbagallo e Assunta Trepiccione; invocata l’assoluzione per Bruno Pitta. Si tratta degli indagati che hanno chiesto di essere processati col rito abbreviato.
Le indagini hanno consentito di disvelare un cospicuo numero di episodi di corruzione tra un imprenditore casertano e gli ufficiali ed i funzionari del X Reparto, per effetto dei quali è riuscito ad aggiudicarsi, in violazione di legge (così turbando la libertà degli incanti), una serie di appalti banditi dal Ministero della Difesa. L’attività investigativa, anche in questa circostanza (come in quella relativa all’ordinanza di gennaio 2016), è stata alimentata dagli esiti positivi delle intercettazioni telefoniche, ambientali e telematiche; dall’acquisizione di documentazione amministrativa e contabile. Secondo la Procura diverse gare d’appalto erano state assegnate ad
imprese riconducibili al medesimo imprenditore, dietro elargizione ai pubblici ufficiali di somme di denaro ed altre utilità.