Skip to main content

Gaiola: il mare restituisce flacone vintage anni 80. I Verdi reclamano: ‘Vogliamo ordinanze plastic free’

REGIONALE (Stefania Mastroianni). Emergenza ambiente. In un momento di forte apprensione ambientale, grazie al rilancio del movimento ambientalista mondiale, il mare a Napoli restituisce un flacone di plastica datato. Si tratta di una confezione di detersivo per i piatti risalente agli anni 80.

 

Ciò la dice lunga sull’impatto che la plastica e il suo eccessivo consumo compiono negli anni ai danni dell’ambiente e dei suoi abitanti. La riemersione, dalla acque, di un prodotto in plastica che ha quasi 40 anni preoccupa e spaventa, perché induce a riflettere sulla superficialità con cui questo materiale impattante ha avuto e continua ad avere sui mari.

 

“L’inquinamento delle acque dovuto alla presenza di plastica è un problema molto serio che ci riguarda da vicino. Se vogliamo continuare a fruire del nostro mare dobbiamo invertire la tendenza al più presto – afferma il consigliere regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli – Abbiamo chiesto a tutte le località balneari della Campania di emanare ordinanze plastic free seguendo l’esempio di Maddaloni e delle amministrazioni dell’isola di Ischia.

Finora abbiamo ricevuto riscontri positivi dai comuni di San Giorgio del Sannio, Capri e Dugenta. Lungo questo solco abbiamo sollecitato le amministrazioni delle località balneari a emettere divieti di dispersione delle cicche lungo le spiagge. Occorrono misure che riducano al minimo la dispersione di sostanze inquinanti nell’ambiente con particolare attenzione delle aree rivierasche. Voglio ricordare a tutti che, secondo i dati proposti da Plos, il Mediterraneo è una delle zone critiche del pianeta per quanto riguarda l’inquinamento da plastica. Stiamo parlando di una concentrazione compresa tra le mille e le tremila tonnellate, un livello di inquinamento che è non si discosta tanto dalla realtà delle isole di plastica degli oceani che ci fanno storcere quando vengono proposte dagli organi di stampa. Vogliamo, inoltre, che sia vietata la dispersione delle cicche di sigarette – altro grande problema – nelle spiagge.”

Così si esprime Borrelli, su un tema che, a dirla tutta, va ben oltre l’ambientalismo puro.

 

“Abbiamo presentato una proposta di legge regionale che prevede il divieto di introdurre e utilizzare di stoviglie in plastica realizzate in materiale non compostabile all’interno del demanio regionale e che introduca il divieto di somministrazione per gli stabilimenti balneari o con accesso alla spiaggia libera di generi alimentari o bevande contenuti in plastica monouso non compostabile.

 

Una proposta condivisibile che, per l’appunto, esula dalle mere tematiche ambientali e investe tutte le questioni legate alla salute, non solo del pianeta, ma degli individui stessi, imponendosi all’attenzione delle Istituzioni.