Skip to main content

Gli affari dei casalesi dietro il ferimento del nuotatore. La confessione shock dei sospettati

Gioia Sannitica/Roma. Avrebbero sparato per errore i due ragazzi sospettati di aver ferito gravemente il nuotatore Manuel Bortuzzo. Fin dal primo momento alcune testimonianze avrebbero indirizzato l’attenzione degli investigatori su una gang che si annida tra le case popolari del cosiddetto Villaggio Giuliano, un agglomerato di palazzine popolari tra il centro di Acilia e l’Axa, dove è stato colpito il ragazzo. Gli inquirenti hanno anche acquisito le immagini delle telecamere di via Maccari ad Acilia: inquadrerebbero i sicari negli attimi dopo l’agguato, mentre rientrerebbero al Villaggio. Si tratterebbe di elementi contigui al mondo criminale che ruota attorno agli affari dei Casalesi che in questa borgata hanno messo le mani su slot-machine e usura.

 

Ritrovata la pistola

 

 

Accompagnati dai loro legali, i 2, di 24 e 25 anni, hanno ammesso di aver sparato per errore. Nel corso della giornata di ieri è stata anche trovata anche la pistola con cui si pensa che i giovani abbiano sparato: è una revolver calibro 38. Manuel Bortuzzo “ha saputo della paralisi ma non ha pianto”. A parlare al Corriere della Sera è il padre, Franco Bortuzzo, che si trova all’ospedale San Camillo dove è ricoverato il figlio, giovane promessa del nuoto. Manuel ha subito una lesione midollare completa e non potrà più tornare a camminare.