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Spaccio Unrra Casas, processo lampo: si profila prima stangata della Dda

Marcianise. Sarà un processo lampo quello che si profila almeno per coloro che hanno scelto l’abbreviato. Tra 22 giorni il sostituto procuratore della Dda di Napoli Luigi Landolfi formulerà infatti le prime richieste di condanna per i 19 imputati che hanno scelto tale rito. Tra questi ci sono elementi di spicco del sodalizio come Aniello Bruno e Giovanni Pontillo, ritenuti gli uomini di raccordo nel passaggio dai Belforte ai Piccolo per il controllo dello spaccio, ma anche tanti altri indagati citati nei recenti verbali del pentito Giuseppe Grillo, depositati nella procedente udienza.

 

Tra coloro che saranno processati con l’abbreviato e che quindi il 26 febbraio conosceranno la richiesta dell’accusa ci sono anche Salvatore Allegretta, Amedeo Belvisto, Aniello Bruno, Pasquale Buttone, Antonio Di Fuccia, Generoso Di Sivo, Filippo Lasco, Pasquale Lasco, Alessandro Mandarino, Francesco Martone, Andrea Nocera, Francesco Piccirillo, Giovanni Pontillo, Pasquale Regino, Fabio Romano, Rosario Valenti, Marco Viciglione, Nicola Viciglione e Alessandro Zampella. Avanzarono, invece, richiesta di patteggiamento Francesco Stellato, Nunzia De Matteis, Francesco De Matteis e Gennaro Barca.

 

Per gli altri si apre invece il fronte del rito ordinario: anche per loro è stata fissata la prossima udienza.  Nel collegio difensivo gli avvocati Giuseppe Foglia, Pasquale Delisati, Dezio Ferraro, Nello Sgambato, Carlo De Stavola e Tommaso Giaquinto. L’indagine, portata avanti dal mese di settembre 2014 al mese di maggio 2015, mediante servizi di osservazione, controllo e pedinamento nonché attraverso intercettazioni telefoniche, ha permesso di contrastare il dilagante fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti nei comuni di Marcianise, Capodrise e Maddaloni e di accertare la commissione di plurime cessioni di sostanza stupefacente, operate in regime di monopolio avvalendosi delle condizioni di assoggettamento e omertà di cui all’art. 416 bis, c.p., nonché al fine di agevolare le organizzazioni camorristiche denominate “Belforte” e “Piccolo-Letizia”.

 

Grazie ad una serie di attività di riscontro, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Marcianise sono riusciti ad individuare, per la prima volta, l’esistenza di un accordo tra i due clan operanti nel comune di Marcianise, “Clan Belforte, detto dei Mazzacane” e “Clan Piccolo-Letizia detto dei Quaqquaroni”, storicamente nemici e la cui rivalità ha prodotto tra la fine degli anni ‘90 e metà degli anni 2000 svariate decine di omicidi, con il quale veniva sancita un’alleanza per la gestione dell’attività illecita dello spaccio di sostanze stupefacenti, con diversi avvicendamenti tra le due famiglie.