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Comunali 2019: Mongillo probabile alternativa al fronte di maggioranza

PIANA DI MONTE VERNA. Primavera, tempo di elezioni. Si vota anche a Piana di Monte Verna, il piccolo comune dell’alto casertano dove cinque anni fa ha trionfato la lista Idp – Impegno Dialogo Partecipazione – di Giustino Castellano che, in opposizione a quella di Insieme per Piana, si proponeva in rottura con le precedenti amministrazioni. La scelta di cinque anni fa, seguita da entrambi gli schieramenti, fu di candidare giovani del posto dotati di più o meno esperienza nel campo della politica, con l’obiettivo di mettere in atto un cambiamento che partisse dai volti di quanti avevano negli anni servito l’amministrazione.

 

Si ricorda la vittoria della lista Castellano per un pugno di voti – lo scarto fu di appena quarantatré – , testimonianza, questa, della tensione politica con cui ci si giocò la partita nel maggio del 2014. Quest’anno si ipotizza una battaglia di egual natura, soprattutto alla luce della crisi che il paese, come il resto della provincia, ha dovuto affrontare (basti pensare alla deliberazione di dissesto che ha portato alla nomina con d.p.R. del dottor Luigi Guida a commissario straordinario di liquidazione nel settembre 2014).

 

Si ritiene probabile la ricandidatura di alcuni tra i membri del Consiglio Comunale, in particolare di chi alla scorsa elezione ha fatto incetta di voti, come Stefano Lombardi, la cui vittoria, con 218 voti, fu sorprendente data la giovane età e l’assenza di esperienze pregresse – segno forse di quanto il paese si sentisse fiducioso nei confronti degli under 30 – .

 

 

Possibile è anche la candidatura di chi ha militato tra le fila opposte, come Andrea Mongillo, esponente della lista Insieme per Piana e attuale membro del Consiglio comunale in opposizione alla maggioranza e ad oggi unico consigliere di minoranza, dopo l’assorbimento di altre due figure della stessa lista civica da parte del gruppo Idp. Ancora nulla di certo all’orizzonte, ma solo possibili scenari che si potrebbero prospettare all’alba di questa nuova, allettante, primavera di elezioni.