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Vicenda Ecosistem: San Felice in Movimento fa chiarezza sul caso

San Felice a Cancello. L’associazione San Felice in Movimento mette ordine sulla questione Ecosistem, questa la nota:

Dopo la manifestazione tenutasi ieri mattina davanti al Comune capeggiata da alcuni personaggi politici locali, sentiamo il bisogno di ribadire la nostra posizione, soprattutto per stigmatizzare l’uso a fini propagandistici ed elettorali che se ne è fatto.

Possiamo tranquillamente affermare che tutta la vicenda è stata montata ad arte in vista delle prossime elezioni per ottenere un po’ di visibilità sfruttando un tema che purtroppo rappresenta un vero dramma per la nostra terra.

Come avevamo già fatto notare nel precedente articolo pubblicato lo scorso 23 Gennaio l’Autorizzazione Unica Ambientale non faceva altro che rinnovare quella già rilasciata in data 21/11/2013 senza apportare alcuna modifica alla tipologia e alle quantità di materiali trattabili.

Per verificare quanto sopra bastava accedere al sito internet della stessa ditta e scaricare tutte le autorizzazioni che le sono state concesse.

 

Come si evince dalla documentazione ivi presente la ditta in questione opera nel settore da molti anni e ci sembra abbastanza singolare che chi ha “frequentato” l’amministrazione comunale in quest’ultimo decennio non se ne sia mai accorto se non ora che ci si trova in prossimità delle nuove elezioni, scatenando un putiferio, rincorrendo voci di popolo, senza prendersi minimamente la briga di andare a verificare prima la documentazione.

 

 

Vogliamo infine far presente che, a differenza di quanto affermato da qualcuno, la cava in Loc. Tavernole, così come altre cave presenti sul nostro territorio, è presente nel censimento dei Siti Potenzialmente Contaminati ex Siti di Interesse Nazionale (CSPC ex SIN) che contiene l’elenco dei siti censiti ricadenti nel perimetro degli ex SIN della Regione Campania per i quali devono essere avviate o sono in corso le procedure di bonifica, e la cui competenza è stata trasferita alla Regione Campania con DM 11 Gennaio 2013.

 

IL DISGUIDO STA TUTTO SUL FATTO CHE PRIMA LE AUTORIZZAZIONI LE RILASCIAVA LA PROVINCIA ED ORA IL COMUNE.

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