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Clamoroso… Uno degli esponenti del clan Lettieri-Sgambato ha lasciato il carcere

San Felice a Cancello/Forchia. Clan Sgambato-Lettieri: clamoroso, Enzo Carfora ‘o cantante scarcerato, è libero da questa sera. Nel tardo pomeriggio ha lasciato il carcere di Benevento dove era recluso.

Il giudice ha dato ragione all’avvocato Vittorio Fucci e ha liberato Carfora perché non è nelle condizioni di stare in carcere.

 

Durante le prime fasi del processo la posizione di ‘o cantante fu stralciata per la richiesta del suo avvocato difensore, Fucci, volta ad ottenere l’incapacità di intendere e di volere. Il giudice aveva acconsentito sull’incapacità di stare in giudizio da parte del Carfora che infatti allora fu trasferito nel carcere di Benevento, dopo aver trascorso la maggior parte della detenzione a Secondigliano.

In serata i Carfora con Enzo e la compagna hanno festeggiato con una bottiglia di champagne la sua liberazione.

 

La posizione di Carfora nell’ambito delle tre estorsioni

 

Secondo quanto contenuto nell’ordinanza la partecipazione di Vincenzo ‘o cantante all’associazione emerge, anzitutto, dal suo accertato apporto alla consumazione della tentata estorsione ai danni di un rivenditore di auto di Paolisi in cui era proprio il CARFORA ad indicare a SERVODIO Domenico le parole da usare con la vittima per preannunciargli la richiesta estorsiva (“devi dire quelli adesso vanno da tutte le parti”) e, successivamente, a portarsi presso il concessionario di auto con i capi del sodalizio (LETTIERI e SGAMBATO) per ribadire l’ineluttabilità della richiesta.

Di grande rilievo è anche il diretto coinvolgimento del CARFORA nella programmata estorsione ai danni dell’azienda di Casale.

In relazione a tale vicenda, è proprio il CARFORA, su mandato di LETTIERI Michele, ad incontrarsi con l’emissario del gruppo dei Caudini, come confermato anche da un servizio di osservazione effettuato dalla polizia giudiziaria, e ad essere incaricato di portarsi a Casapesenna per contattare tale “Russo” e discutere dell’estorsione. Si tratta in entrambi i casi di compiti di estremo rilievo che non potevano certo essere affidati a soggetti non intranei al sodalizio.

E’ sempre il CARFORA, tra l’altro, ancora una volta seguendo le direttive di LETTIERI Michele (spesso in sua compagnia anche in occasione delle telefonate intercettate) a cercare altro contatto per arrivare alla vittima attraverso altro affiliato IANNUCCI BARBATO Vincenzo.

 

Altro episodio significativo in cui viene coinvolto CARFORA Vincenzo è la programmata estorsione ai danni di tale “F…“, titolare di una ditta che si occupa della raccolta di rifiuti, il quale, per disposizione data da LETTIERI Michele a RUOTOLO Vincenzo, doveva essere contattato proprio da CARFORA Vincenzo.