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LE FOTO. Casalesi, ecco perchè sono finiti in cella. I retroscena dell’operazione

L’aggiornamento

Casal di Principe. Nel corso della mattinata, a Frosinone, i carabinieri del locale comando stazione traevano in arresto due persone, elementi di spicco del clan dei casalesi frangia “Schiavone”.

 

Si tratta di Gagliardi Nicola, nato a Casal di Principe (CE) il 3 settembre 1968 ivi residente in via Tasso n 8, pregiudicato e Russo Luigi nato a Capua il 6 settembre 1972, residente a Castel Volturno in via Sassari n 25, pregiudicato.

Entrambi, elementi di spicco del clan dei casalesi frangia “Schiavone” risultavano gravati dai seguenti ordini di esecuzione per la carcerazione:
– numero 154/2019 SIEP emesso in data 22 gennaio 2019 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli, nei confronti di Gagliardi Nicola, dovendo espiare la pena di anni 5 e mesi 4 di reclusione poiché ritenuto colpevole di reati associativi di tipo mafioso;
– numero 153/2019 SIEP emesso in data 22 gennaio 2019 dalla Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Napoli nei confronti di Russo Luigi dovendo espiare la pena di anni 5 di reclusione poiché ritenuto colpevole dei reati aggravati con il metodo mafioso di turbata libertà degli incanti, trasferimento fraudolento di valori, detenzione illegale di armi e munizioni.

 

Gli arrestati, al termine delle formalità di rito, sono stati tradotti ed associati presso la locale casa circondariale.

(Da sinistra Gagliardi e Russo – Fonte foto tunews24.it)

Il primo lancio

 

Casal di Principe/Castel Volturno. I carabinieri di Frosinone hanno tratto in arresto Nicola Gagliardi, 51 anni di Casal di Principe, e Luigi Russo, 47 anni, di Castel Volturno, ma originario di Cpaua.

I militari dell’Arma hanno notificato due provvedimenti di esecuzione pena: Gagliardi deve scontare 5 anni e 4 mesi per camorra, Russo 5 anni per turbata libertà degli incanti aggravata dal metodo mafioso.

Russo è finito sotto accusa in relazione all’appalto del servizio di sosta a pagamento ad Aversa e di intestazione fittizia di beni in relazione ad un lido a Villaggio Coppola. Secondo la Dda Russo era tra i prestanome di Pasquale Vargas, esponente di spicco dei Casalesi fedelissimo di Nicola Schiavone, figlio del boss Francesco “Sandokan” Schiavone. I due vennero processati e condannati, insieme a un terzo indagato, col rito abbreviato.