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Le ‘divinità greche’ alla Notte Nazionale del Nifo

Sessa Aurunca. Lo scorso 11 gennaio il Liceo Classico “Agostino Nifo” di Sessa Aurunca (CE), incorniciato da luci soffuse, ha dato il meglio di sé nell’adesione alla V Notte Nazionale del Liceo Classico, iniziativa nata nel 2015 da un’idea di Rocco Schembra, docente di Latino e Greco del Liceo “Gulli e Pennisi” di Acireale, in Sicilia, allo scopo di realizzare una notte bianca che aprisse i licei classici al pubblico per far conoscere la bellezza, la piena vitalità e l’altissimo valore formativo degli studi classici. Gli studenti del Nifo si sono cimentati in laboratori didattici, spettacoli teatrali, musica, danza, poesia, dibattiti e in tante altre performance che hanno stupito gli ospiti, adulti e adolescenti, intervenuti numerosi. Tra tutte le attività poste in essere dagli allievi, grande risonanza ha riscosso il suggestivo “corteo greco”, a cura della Prof.ssa Marina Gallucci, docente di Lettere, Latino e Greco, con cui da anni collabora come costumista la Dottoressa Imma Mandara.

 

 

Cinquanta allievi, provenienti da classi del biennio e del triennio, hanno attraversato il maestoso corridoio dell’Istituto nelle vesti di altrettante divinità della “Teogonia” di Esiodo, con abiti e accessori curati nei minimi dettagli, e hanno raggiunto la sala Docenti, trasformata nella sala del banchetto degli dei allestito sul Monte Pelio per le nozze di Peleo e Teti, per inscenare una commedia avente come nucleo “Il pomo della discordia”, uno dei miti più belli del mondo classico, sulla base di una sceneggiatura scritta dalla stessa Prof. ssa Gallucci.

 

La trama

Completato l’ingresso dei personaggi, le Muse e le Cariti eseguono una danza, dopodiché la musa Calliope annuncia che un giorno vennero celebrate sul monte Pelio le nozze di Peleo e Teti, alle quali furono invitati Titani, discendenti di Crono e discendenti di Zeus; l’unica divinità a essere volutamente esclusa fu Eris, la dea della discordia.

 

 

Segue la presentazione personale dei divini invitati, così come descritti dal poeta Esiodo. Ma Eris, infuriata per l’onta subita, si presentò comunque al convito e lanciò sulla tavola imbandita un pomo d’oro recante la scritta “alla più bella” (καλλίστῃ): le dee Era, Atena e Afrodite, pretendendo ciascuna di essere la più bella, iniziarono a litigare al fine d’accaparrarsi il frutto prezioso, non pensando che così facendo sarebbero cadute in pieno nella subdola trappola tesa da Eris, spietata creatrice di conflitti e di guerre e, secondo l’epiteto omerico, Signora del dolore. A quel punto Zeus, per dirimere la lite, invitò Hermes ad accompagnare le tre contendenti sul monte Ida dal pastore troiano Paride che, uomo giusto e leale, avrebbe fatto da giudice.

 

 

Le tre dee offrirono svariate ricompense al bel pastore al fine di ingraziarselo: Era gli promise la potenza e il dominio politico sull’Asia; Atena la saggezza e l’invincibilità in guerra; Afrodite, infine, l’amore di Elena, la donna più bella del mondo.

 

 

 

La scelta di Paride cadde su Afrodite e a lei Hermes consegnò il pomo della discordia; la dea, in seguito, aiuterà il principe troiano a rapire Elena, già sposa di Menelao, re di Sparta: ciò sarà la causa della guerra di Troia, che di lì a poco si scatenerà, come annunciato da Menelao e da tutte le divinità, che escono di scena sulle note di una musica inquietante

 

 

TUTTI I PROTAGONISTI CALATI NEI PROPRI RUOLI

“Titanidi, Cronidi e Olimpi alle nozze della discordia”

 

La Musa Calliope: Alessandra De Pari (II B)

La Musa Clio: Martina dellAversana (II A)

La Musa Euterpe: Erika Pellegrini (IV A)

La Musa Talia: Giada Diana (III A)

La Musa Melpomene: Federica Fontaniello (III A)

La Musa Tersicore: Anna Torcicollo (III A)

La Musa Erato: Martina Pia Viscito (II A)

La Musa Polimnia: Angela Galdieri (II B)

La musa Urania: Michela Petruccelli (I A)

Peleo e Teti: Gianluca Varone (III B) e Iva Cuomo (III A)

Gaia e Urano: Gaia De Pari (II B) ed Enrico Rizza (II B)

Afrodite: Carmen Di Iorio (II B)

Iperione e Teia: Maria Letizia Riccio (I B) e Pietro Savastano (I B)

Eos, Elios e Selene: Gaia Palmieri (III A), Antonio Pizza (I A) e Mariarita Fusco (II B)

Temi: Cecilia Guglietta (I A)

Le Moire: Elena Falso (Cloto; I B), Eleonora Esposito (Lachesi; I B), Myriam Distilo (Atropo; I B)

Tetide: Alessandra Boccucci (I B)

Metide: Anna Licciardi (II B)

Atena: Benedetta Zampi (I A)

Eurinome: Anna Conte (I B)

Le Cariti: Martina Chierchia (Eufrosine; IIB) , Giada Razzino (Talia; II B), Yole Ruffino (Aglaia; II B)

Crono e Rea: Angelica Napoletano (IB) e Alberto Verrengia (II B)

Estia: Giorgia Mancini (I A)

Demetra e Persefone: Luana Russo (II A) e Antonella Grasso (I A)

Poseidone: Luca Camasso (II B)

Zeus ed Era: Giuseppe Fusco (I B) e Giorgia Calenzo (IB)

Ebe, Ares e Ilizia: Noemi Filantropico (I B), Francesco Tirelli (III B) ed Evelina Mignanelli (II B)

Leto: Giulia D’Itri (I B)

Artemide: Asia Morrone (II A)

Apollo: Matteo Andreoli (I B)

Hermes: Giuseppe D’Arcangelo (III A)

Eris: Francesca Migliozzi (I A)

Paride: Riccardo Acconcia (II B)

Menelao ed Elena: Emanuele Prassino (IV A)  e Azzurra Cervo (IV A)