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Una bellissima 24enne vince il titolo di Miss Wheelchair Italia 2018

Caserta/Marcianise. È Antonella Canciello giovane di Frattamaggiore, la vincitrice della prima edizione di Miss Wheelchair Italia 2018. La finalissima del primo concorso di bellezza su sedia a rotelle nell’edizione italiana, andato in onda il 12 dicembre dagli studi televisivi di ItaliaMia e in contemporanea su Radio LDR è stata una serata piena di grandi emozioni.

 

A presentare sul palco la corona della reginetta è stata Lilia, la mascotte di Miss Wheelchair Italia, una bambina affetta da distrofia muscolare, che ha più volte partecipato alle sfilate in carrozzina organizzate dalle sorelle Auriemma.
Antonella Canciello, classe 1994, già medaglia d’oro della nazionale paraolimpica nei 50 mt rana, lancia un messaggio importante: «ho deciso di partecipare a Miss Wheelchair perché voglio riprendere in mano la mia vita. Il mio sogno è un mondo dove una persona in carrozzina non si senta ostacolata dalle barriere architettoniche e costretta a mettere da parte i propri sogni».

 

 

Al secondo e terzo posto si sono classificate rispettivamente Giulia Ludovica Scarpato ed Elena Raiola. Il concorso ha decretato anche altre vincitrici: Miss Fotogenia a Valentina Chiefa; Miss Sorriso a Rita Rinaldi e Miss Eleganza a Michela Fabbri.

 

Miss Wheelchair Italia nasce da un’idea di Francesca e Ornella Auriemma, due sorelle affette da distrofia muscolare dei cingoli progressiva, decise ad adoperarsi per cambiare la percezione che l’opinione pubblica ha di chi convive con una disabilità. Al loro fianco il presentatore Ettore Dimitroff che ne ha sposato la causa con la conduzione del format televisivo.

 

«Siamo in tre ma ci sentiamo una squadra – spiega Francesca Auriemma – e Miss Wheelchair è la nostra partita della vita. Il nostro comune denominatore è l’entusiasmo, il cuore pieno di gioia e tanta determinazione nel portare avanti un messaggio d’amore e di incoraggiamento attraverso questo concorso, che è soltanto all’edizione numero uno, ma siamo convinti che ce ne saranno un folto numero al suo seguito. Ringraziamo tutti coloro che hanno reso possibile questo primo, meraviglioso tassello».

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