Santa Maria a Vico. Potrebbe esserci un consulente di parte della famiglia Di Nuzzo nell’esame autoptico che la Procura si appresta a fissare nelle prossime ore sul corpo dell’operaio 27enne, deceduto ieri sera al Civile di Caserta.
L’esame di prassi, in caso di incidente mortale, potrebbe avere anche una duplice valenza:
i Di Nuzzo stanno infatti valutando se presentare denuncia per vagliare eventuali responsabilità mediche nel corso delle 5 settimane di degenza a Caserta.
In questo caso si potrebbero affidare ad un avvocato e di conseguenza ad un perito che assisterebbe all’esame irripetibile assieme al consulente tecnico nominato dalla Procura.
Sembra essere questa la volontà dei genitori Filippo e Milena che stanno effettuando tutti i passaggi, anche tramite i loro familiari.
La morte è stata un fulmine a ciel sereno
In effetti la morte di Emilio è stata un fulmine a ciel sereno per tutti, anche se stava in rianimazione, nessuno si aspettava che la problematica fatale potesse arrivare dalle condizioni del polmone.
Venerdì sera il ragazzo ha accusato una crisi respiratoria, poi dopo sembrava essersi ripreso.
Dalla mattina invece le sue condizioni sono sensibilmente peggiorate ed è iniziata questa lunga agonia che l’ha portato alla morte, tra lo sconforto dei familiari.
La sorella Natascia è svenuta
La sorella Natascia, nei corridoi, dopo aver appreso della morte del congiunto, è svenuta ed ed è stata portata in pronto soccorso, dove si è ripresa dopo un’ora e passa.
L’autopsia potrebbe effettivamente chiarire se c’è stata qualche imperizia in queste 5 settimane in cui il 27enne è stato ricoverato al Civile.
Quelli di ieri nel tardo pomeriggio sono stati momenti drammatici per la famiglia Di Nuzzo che ha potuto vedere Emilio quando ormai non c’era più nulla da fare…
Emilio lascia i genitori Filippo e Milena, la fidanzata Giusy ed i fratelli Domenico, Lina, Natascia e Vanessa. (In allegato video da Instragram di Emilio)
segue aggiornamento.
