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Lingua di maiale all’imprenditore che ha denunciato il clan

Nola/Giugliano. Nuove minacce all’imprenditore anticlan Luigi Leonardi. Nei giorni scorsi una lingua di maiale è stata recapitata a casa di Leonardi, originario di Napoli e poi trasferitosi a Giugliano. Sono ormai 17 anni che vive nell’incubo della malavita, da quando cioè nel 2001, tre malviventi fecero irruzione nel suo negozio, all’epoca a Nola chiedendogli la rata del pizzo.

La sua testimonianza

“Dopo una giornata di lavoro torno a casa. Sulla porta una busta bianca di quelle che si usano per gli alimenti, dentro un cartoccio di carta stagnola. Non può essere un errore, sul pianerottolo ci sono soltanto io. Tocco il cartoccio con un dito…è molle, meglio chiamare i carabinieri. 112, poche decine di minuti e sono da me. Indossano i guanti lo aprono a terra, c’e tanto sangue… Una grossa lingua di maiale tenuta ferma con dello spago. Il carabiniere tende a sdrammatizzare, sembra una braciola… Non riesco a ridere, non ci riesco più da troppo tempo ormai… Mi viene da piangere per il nervosismo, per la disperazione ma non davanti a loro… Io non so più che fare… Sono 69 giorni ad oggi, che aspetto il viceministro Luigi Gaetti che si pronunci. Sono 69 giorni oggi che chiedo un livello di scorta proporzionato alle 10 minacce che ho ricevuto nell’ultimo anno e mezzo. Sono 17 anni che continuo a credere nello Stato, ma questo stato sembra non credere in me. La forza non mi manca e non mi mancherà, ma credetemi, Io non so più che fare…non so più che fare.”