San Felice a Cancello/Acerra. Sono fragili vite con storie difficili. Si portano dietro e dentro tutto il peso degli errori commessi. Ma anche una grande voglia di riscatto. Vivono con la paura che i propri figli possano commettere i loro stessi errori e con una voglia matta di poter stare vicino a loro. Sono ragazzi che sperano in un futuro migliore, diverso da quello che la vita ha riservato loro fino adesso e fortemente animati dal desiderio di recuperare il tempo che hanno bruciato intraprendendo strade sbagliate. Sono i ragazzi della “Locanda del Gigante”, comunità di recupero situata tra Acerra e Maddaloni, fondata da Carlo Petrella, definito da molti uno degli ultimi Profeti viventi.
Storie belle
Qui vivono queste giovani vite che hanno intrapreso un percorso di recupero, seguiti con amore, umanità e tanto affetto da Carlo. “Anche se all’apparenza possono apparire con una scorza dura, i ragazzi che sono ospiti di Carlo, dice Pina Pascarella, Presidente dell’Associazione “Donare è … Amore” che da qualche tempo collabora con grande intensità con la Locanda, in realtà sono persone che nascondono storie belle, animi sensibili, attenti a capire, con i loro occhi che ti scrutano dentro, se per davvero li vuoi bene. Ogni volta che li incontro non mi stanco mai di parlare con loro, di ascoltare i loro sogni, i loro racconti, e ogni volta faccio il pieno di nuove emozioni che finiscono per arricchire anche me stessa.” Sono ragazzi alla continua ricerca di momenti che possano riempire i vuoti delle loro vite.
L’incontro con il Cardinale Sepe
Uno dei desideri più volte espresso era quello di poter incontrare il Cardinale Crescenzio Sepe per poter raccogliere consigli, speranze, esortazioni. Per questa cosa la instancabile Pina Pascarella si è subito messa all’opera e in mattinata, presso la residenza personale, a Napoli, accompagnati da Pina, Padre Aniello Rivetti, Alfonso Nuzzo e Laura Mele, il Cardinale Sepe ha incontrato i ragazzi della Locanda. E’ stato un incontro molto bello. Sepe è stato molto cordiale, affettuoso e caloroso. Ciascuno ha raccontato la propria storia, le proprie difficoltà, le proprie speranze. Il Cardinale non ha fatto mancare loro il sostegno, il proprio incoraggiamento e tanti consigli utili dando la propria totale disponibilità anche per il futuro, impegnandosi da subito ad esaudire qualche lo piccolo desiderio. In un clima di calda amicizia, alla fine della mattinata ci si è lasciati con un arrivederci a presto e con lo scambio di doni degli auguri per un Buon Natale.