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IL VIDEO E I DETTAGLI. Droga: nomi, profili e residenze dei 7 arrestati

Marcianise/Caivano. Un nuovo colpo durissimo è stato inferto nel corso della notte dagli uomini della Benemerita ai signori della droga ed allo spaccio nella zona di confine tra il Napoletano e il Casertano. Poche ore fa i carabinieri della stazione di Macerata Campania hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Giuseppe Serino. I militari si sono recati nell’abitazione di via De Felice, nel cuore di Marcianise,dove il giovane era ristretto al regime degli arresti domciliari a causa di un precedente arresto, sempre per droga, effettuato nel mese di gennaio.

Serino è stato, dopo il passaggio in caserma per le formalità di rito, è stato tradotto in carcere su disposizione del gip Egle Pilla. Nelle prossime sarà ascoltato nel corso dell’interrogatorio di garanzia, alla presenza del suo legale, l’avvocato Rosario Avenia.

Altri arresti eccellenti sono stati effettuati sempre su mandato del gip Egle Pilla del tribunale di Napoli nel Parco Verde di Caivano.

 

IL RESOCONTO DEL BLITZ DI CAIVANO

Caivano. Nella mattinata odierna a Caivano, personale della Squadra Mobile di Napoli, coordinata dalla locale Direzione Distrettuale Antimafia, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Napoli, nei confronti di 7 soggetti, ritenuti responsabili di associazione finalizzata al traffico ed alla commercializzazione di sostanze stupefacenti.

Le indagini, svolte dalla Squadra Mobile, hanno documentato l’esistenza e l’operatività di una ramificata organizzazione criminale dedita al traffico e alla cessione di sostanze stupefacenti, promossa e diretta da Rosa AMATO alias “Rosetta a terrorist” e dai figli Domenico SABATINO e Vincenzo BELLEZZA, attiva svolta, prevalentemente, all’interno del noto rione popolare “Parco Verde” di Caivano, caratterizzato da un forte degrado sociale e connotato da un tasso delinquenziale elevato, frutto della commistione di interessi illeciti diversificati con particolare preminenza dello smercio delle sostanze stupefacenti.

Le investigazioni, supportate dalle attività tecniche e dal contributo dichiarativo di collaboratori di giustizia, hanno accertato il ruolo rivestito da ciascuno degli associati con una precisa suddivisione e distribuzione di ruoli e di compiti.

Le intercettazioni hanno evidenziato con chiarezza che gli indagati avevano la continua disponibilità di sostanza stupefacente destinata alla distribuzione all’interno della piazza di spaccio, sita nel Parco Verde e che all’interno di tale piazza venivano vendute sostanze di diverso tipo, in particolare cocaina, crack e hashish.

 

L’organizzazione: turni e recupero crediti

 

La vendita al minuto della sostanza stupefacente sul territorio di Caivano si realizzava attraverso un preciso sistema collaudato:
un’attenta predisposizione di “ turni di servizio da parte di coloro che svolgevano il ruolo di pusher e/o vedette in modo da assicurare la operatività continua della piazza di spaccio anche nelle ore notturne;
l’adozione di cautele idonee ad ostacolare l’attività di indagine delle Forze di Polizia;
il reperimento di liquidità finanziaria per garantire l’acquisto di sostanza ed azioni per il recupero dei crediti vantati nei confronti dei singoli spacciatori;
la corresponsione di uno stipendio settimanale ai venditori ed alle vedette.
Il 14 ottobre 2016 nel corso di un servizio di polizia giudiziaria all’interno del Parco Verde di Caivano, i poliziotti della Squadra Mobile e del Commissariato P.S. Afragola rinvenivano e sequestravano nell’edificio B2/6, di pertinenza del summenzionato sodalizio criminale, 500 grammi di cocaina, occultati nelle feritoie dei battenti dei vani ascensori, ricetrasmittenti, materiale idoneo al confezionamento della sostanza da vendere al dettaglio, un’agendina riportante appunti manoscritti relativi all’attività di spaccio, nonché in una cantina di un altro edificio dodici cartucce per pistole di diverso calibro.

 

La perquisizione dava riscontro alle risultanze investigative acquisite con le intercettazioni telefoniche, ovvero il funzionamento della piazza di spaccio, presente sull’attico dell’edificio B2/6 del Parco Verde, cioè la “loggia” posta al settimo piano, base logistica del sodalizio criminale.
Nel corso di quell’operazione fu tratto in arresto in flagranza di reato Domenico SABATINO per detenzione ai fini di spaccio.

I PROFILI DEGLI ARRESTATI

Detto del marcianisano Giuseppe Serino, i personaggi chiave dell’inchiesta sono nel Parco Verde. Su tutti spicca Pasquale Fucito, detto “Shrek” o “Marziano” e ritenuto dalla Dda il referente principale nella roccaforte caivanese dello spaccio. Fucito è in carcere da luglio a seguito del blitz nel quale venne fermato anche il carabiniere di Casagiove Lazzaro Cioffi, che, come emerso dagli atti, aveva rapporti strettissimi con lui. “Rosetta a Terrorist”, all’anagrafe, Rosa Amato è un altro nome importante da queste parti: stando ad alcune informative investigative nell’ultimo anno ci sono state tensioni e agguati nel rione per colpire chi stava tentando la scalata ai vertici del business illegale dello spaccio.

 

I NOMI DEGLI ARRESTATI

PASQUALE FUCITO, Napoli, 22 novembre 1982 – CAIVANO (ora detenuto)
DOMENICO SABATINO, Mugnano, 10 febbraio 1995 – CAIVANO
GIUSEPPE SERINO, Maddaloni, 7 agosto 1982 – MARCIANISE
ROSA AMATO, Napoli 2 novembre 1960 – CAIVANO
VINCENZO BELLEZZA,san Giorgio a Cremano, 17 luglio 1986 – CAIVANO
LUIGI D’AMBRA,Napoli, 11 luglio 1990
MASSIMO DI MARTINO,Napoli, 19 settembre 1973