Skip to main content

Fontana sulla graticola: il modulo non convince. I tifosi vogliono la svolta

Di 12 Novembre 2018Attualità

Caserta. La Casertana dopo 11 partite non ha ancora trovato la quadratura del cerchio ma ciò che più preoccupa i tifosi rossoblù è la qualità del gioco che latita, pur avendo un arsenale di tutto rispetto a disposizione.

 

I tifosi vogliono la testa dell’allenatore

Sul banco degli imputati non poteva che finire l’allenatore Gaetano Fontana che in oltre tre mesi non è riuscito a trasmettere una filosofia di gioco alla squadra ed i risultati ne sono la conseguenza.
Ma veniamo ad un’analisi prettamente tecnica di questa prima parte di stagione.

Il modulo

Partiamo col dire che, Fontana, ha preferito snaturare il suo credo tattico puntando su quel 3-5-2 che sin da subito ha dimostrato di non essere adatto agli uomini a disposizione.

 

Si è intestardito su questo modulo perdendo parecchi punti per strada dovendo sempre rincorrere l’avversario a partita in corso.
Un giocatore come Castaldo non può e non deve giocare a 35 metri dalla porta avversaria così come non si può fare a meno del talento di un giocatore come Alfageme che in più occasioni ha dimostrato attaccamento alla maglia e grinta da vendere.

Non è nelle corde di Vacca giocare trequartista ed infatti nelle sue migliori stagioni con il Foggia ha sempre giocato davanti alla difesa come playmaker basso con Agnelli più avanti e inoltre crediamo che Angelo D’angelo non sia inferiore a quest ultimo.
Zito sono svariati anni che si è ritagliato il suo ruolo come esterno sinistro di centrocampo, per non parlare di Paride Pinna assolutamente un peccato vederlo come centrale di difesa.

Le pressioni sul presidente D’Agostino

Insomma, ci sembra che Fontana abbia perso letteralmente il bandolo della matassa intestardendosi in scelte che penalizzano una squadra con un potenziale elevatissimo.
Sabato e nei giorni a seguire i tifosi si sono scatenati ritenendo responsabili il mister ma anche il consulente di mercato Martone, reo di difendere l’indifendibile.
Auspichiamo che la società interrompa questo silenzio e dia quella sterzata che merita l’ambiente ma soprattutto il Presidente D’Agostino,il quale ha messo in campo capitali di altra categoria facendo sognare un’intera provincia che non aspetta altro che veder volare la propria squadra del cuore.