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Condanne per l’omicidio Ruotolo: arriva un’altra ‘mazzata’ per ‘o Caliseo

San Felice a Cancello. Arriva un’altra condanna pesante per il boss Antonio Carmine Massaro, detto ‘o Caliseo. Oggi la sentenza per l’omicidio di Antonio Ruotolo avvenuto in località Fizzo di San Michele il 13 giugno 2003.

Il giudice ha condannato ad anni trenta il 56enne ergastolano, a quattordici anni l’altro esecutore del delitto il 43enne Franchino Massaro alias ‘o pecuraro, collaboratore di giustizia.

Accusato di avere avuto un ruolo di specchiettista nel delitto, Stefano Turnacco (anche suo fratello Giovanni che è pentito), difeso dall’avvocato Clemente Crisci, è stato assolto con formula piena.

Nell’ambito di questo procedimento la posizione di Francesco Massaro ’55 detto Cicchiello è stata stralciata per un difetto con i capi d’imputazione con l’omonimo Franchino Massaro del 75.

Fu un delitto davvero terribile nello stile che contraddistingueva gli spietati pecurari dell’epoca.

 

Il tremendo delitto

Antonio Ruotolo, considerato un antagonista, fu attirato in una trappola, dopo un invito a pranzo, fu invitato a casa di un parente di uno degli imputati per visionare una documentazione. Mentre era ancora in auto fu centrato alla testa da tre colpi di pistola esplosi da Francesco Massaro 75.
Il suo cadavere fu fatto sparire e fu bruciato due volte. Per un pò di tempo ha fatto parte dell’elenco delle vittime di lupara bianca.

DA SINISTRA: ANTONIO CARMINE MASSARO ALIAS ‘ CALISEO, FRANCESCO MASSARO ‘O PECURARO E GIOVANNI TURNACCO ALIAS ‘A MANOMOZZA