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False assicurazioni, indagine si sgonfia: 5 assolti e un condannato. Scagionato pure imprenditore. NOMI

Macerata Campania/Giugliano/Casal di Principe. Un solo condannato. Si conclude con una raffica di assoluzioni il processo di primo grado sulle false assicurazioni: con una sentenza emessa nel primo pomeriggio di ieri il tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha condannato a 9 anni di reclusione Luigi Sportiello, ma ha scagionato altre cinque persone. Sono stati mandati assolti Vincenzo Bruno, Attilio Pellegrino, Massimo Racioppoli, Luigi Moraca e Massimo Mincione.  Sono di Villa di Briano, Macerata Campania, San Tammaro, Giugliano, Caserta.

Tra gli assolti figura anche il noto imprenditore di Macerata Campania Massimo Mincione, difeso dall’avvocato Enzo Domenico Spina. Fu coinvolto insieme ad altre sedici persone in un’operazione effettuata dai Ros nel gennaio 2014 che sgominò un’organizzazione dedita alla produzione e commercializzazione di false polizze assicurative per la Rca, riportanti il logo di note compagnie del settore, come Unipol, Sara Assicurazioni, Generali Assicurazioni. Alla prova dell’aula di tribunale, però, l’impianto accusatorio è deflagrato.

L’inchiesta

Secondo la Procura il gruppo fin da settembre 2011 aveva destinato risorse economiche, uomini e mezzi per produrre, e poi commercializzare, polizze false nei territori di Casapesenna, San Cipriano e località limitrofe. In poco più di sei mesi di intercettazioni ambientali e telefoniche, supportate da servizi di osservazione e di pedinamento, il Ros ricostruì la genesi dell’attività delineando una vasta area di estensione degli affari in provincia di Caserta. Nel corso dell’inchiesta furono riscontrate significative analogie con gli esiti di una precedente indagine, svolta su una articolazione del medesimo sodalizio dedito alla gestione di piattaforme informatiche destinate all’esercizio dell’attività di scommesse clandestine sulle partite di calcio e sui principali eventi sporti nazionali e mondiali.