Regionale. “Siamo qui perché l’Italia ha deciso di rinunciare a questo territorio. È di fatto un’area che è stata sottratta alla sovranita’ dello Stato e in cui la presenza degli immigrati va ben oltre il sopportabile. Tutto ciò è colpa grave dei governi precedenti e della Prefettura che in questa zona hanno autorizzato tanti centri di accoglienza”.
È la denuncia di Pietro Diodato, tra i promotori, e degli esponenti del Comitato ‘Napoli Ferrovia per il decoro e la sicurezza’ che oggi stanno manifestando in piazza per chiedere maggiore sicurezza, decoro e condizioni di vita migliori per i napoletani che vivono nell’area di piazza Garibaldi e del Vasto dove da mesi si verificano risse tra immigrati ed episodi di violenza. In testa al corteo, lo striscione ‘Qui si fa l’Italia o si muore’, seguito da un altro che dice: “Né Cas né Sprar, Stop immigrazione’. I manifestanti hanno snodato un lungo tricolore. “Abbiamo chiesto al questore di Napoli il ripristino dei poliziotti di quartiere a piedi – prosegue Diodato – perché riteniamo che possano essere di maggiore deterrente rispetto alle volanti. Negli ultimi tempi – aggiunge – anche la polizia municipale sta intervenendo e c’è una minima inversione di tendenza anche grazie all’opera di denuncia dei cittadini che ormai subiscono queste condizioni di vita”.
In piazza anche il consigliere comunale della Municipalità, Mario Maggio, che ha riferito di essere stato aggredito nei giorni scorsi da alcuni migranti. “Dal ministro Salvini – ha affermato Salvatore Ronghi, di Sud Protagonista – mi aspetto un intervento maggiore. Qui non si può annunciare, si deve fare. I cittadini non sono più padroni a casa loro e il sindaco de Magistris non si interessa della situazione. Chiediamo – ha concluso – che al di là dell’accoglienza ci sia il ripristino dell’ordine a favore degli italiani che oggi manca”.
In piazza, tra i cittadini, anche il consigliere comunale Andrea Santoro che ha espresso “solidarietà” al consigliere municipale aggredito ed ha sottolineato che “la situazione in queste zone è esplosiva. Ormai da tempo si susseguono episodi di violenza a danni dei cittadini ma anche fra immigrati. C’è la totale abdicazione da parte dell’amministrazione comunale ma ci sono anche le colpe della Prefettura. Bisogna assolutamente delocalizzazione gli immigrati – ha concluso – Qui sono troppi, non si riescono a inserire nel tessuti sociale e cioè aumenta i contrasto”.