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La morte per Covid del precario Giuseppe diventa caso nazionale: “Monito per negazionisti”

 

MARCIANISE. Diventa un caso nazionale la morte di Giuseppe Mosca, il tecnico dell’unità di prevenzione dell’Asl di Marcianise, morto all’ospedale di Frattamaggiore dopo aver contratto il Covid. Giuseppe, residente a Crispano e benvoluto da tutti, aveva come unico problema di salute l’asma allergico.

 

Era un ragazzo pieno di vita e molto dolce. Il Partito Democratico ha ricordato così il sacrificio del giovane: “Morto di Covid a 32 anni e senza patologie pregresse. Il caso di Giuseppe Mosca, giovane tecnico dell’ASL di Crispano, deve far riflettere tutti i Negazionisti d’Italia.

 

Il ragazzo lottava da settimane contro il coronavirus. Gli amici lo salutano con frasi dolcissime e strazianti: “Ho negli occhi e nel cuore la tua gentilezza ed il tuo sorriso” È morto da precario, faceva i turni di notte per poter farsi assumere, farsi una famiglia, costruirsi una vita dignitosa.
Non rendiamo la sua morte vana, la prossima volta che sentiamo qualcuno minimizzare questo terribile virus raccontiamo la storia di questo ragazzo che ha dovuto pagare un prezzo smisurato per salvare altre persone, che la sua storia possa salvare centinaia di vite di chi ancora non ha capito quale tragedia stiamo vivendo.”